Ma nome avevo potuto dimenticarmi di questo romanzo? O meglio, come avevo potuto dimenticarmi di aver letto solo due volumi di questa magnifica trilogia firmata Veronica Roth? Proprio non saprei, certo è che dopo quello che sono corsa in libreria a comprare il terzo (ma anche il quarto volume)… Ma andiamo con ordine. Qualche sera fa, con Marzio abbiamo deciso di guardare un film. E dopo aver “sfogliato” a lungo l’archivio disponibile abbiamo scelto di guardare Divergent. Il titolo mi ricordava qualcosa, ma ho pensato che si trattasse semplicemente di un film che avrei voluto vedere al cinema e che poi non avevo potuto vedere. E invece, non appena abbiamo cominciato a guardare il lungometraggio ecco che una piccola luce si è accesa in fondo al tunnel…
Divergent, racconta la storia di Beatrice Prior che appartiene agli Abneganti, una delle cinque fazioni in cui è divisa la società in cui vive. Ognuna di queste fazioni si contraddistingue per un particolare tratto caratteriale proprio dei membri della fazione stessa, una virtù alla quale la fazione stessa si consacra: la sapienza (gli Eruditi, che si dedicano alla cultura e alla conoscenza), il coraggio (gli Intrepidi, che mantengono l’ordine in città e sono contagiosi e forti, ma anche un po’ “pazzi”), l’amicizia (i Pacifici, che lavorano come consulenti e assistenti sociali), l’altruismo (gli Abneganti, che dedicano la loro vita agli altri) e l’onestà (i Candidi, che si occupano di legge).
Quando si raggiunge la maggiore età, ciascun ragazzo viene sottoposto a un test che mostra la caratteristica dominante che lo qualifica come membro di una delle fazioni. In realtà, ciascuno è libero di scegliere indipendentemente dal risultato del test, ma questa opportunità è stata esercitata poche volte. Per Beatrice, però, la questione più complicata. Per lei il test è inconcludente, Beatrice, infatti appartiene a una rara schiera di persone in cui i tratti dominanti sono più d’uno. Beatrice, insomma, è una Divergente, ma è bene che questa notizia resti segreta altrimenti la sua natura potrebbe costarle la vita. Perché i Divergenti sono imprevedibili quindi rappresentano un problema per chi controlla la società.
Beatrice sceglierà di unirsi agli Intrepidi, abbandonerà i genitori e il fratello, e prenderà il nome di Tris quindi sarà addestrata per diventare un’Intrepida e superare il test finale al termine del training. Solo che la guerra tra fazioni incombe e la preoccupazione di essere scoperta si fa sempre più forte.
Oltre a voler completare la serie che prosegue con i titoli Insurgent (che ho già letto) e Allegiant (che invece ancora non ho cominciato)… Sono molto curiosa di leggere il prequel della serie Four dove si racconta la storia di Tobias figlio del leader degli Abneganti che al giorno della sua scelta, passa agli Intrepidi per allontanarsi dal padre violento. Quattro è il nome che sceglie quando entra a far parte di questa schiera come quattro sono le paure che vuole sconfiggere. Sarà proprio Quattro a preparare Tris a diventare un’intrepida e anche lui nasconde il suo stesso segreto.
Carla
(Divergent di Veronica Roth, De Agostini, pag. 480, euro 6,90)