Ok. forse non è proprio un libro da Matte da Leggere… Però, anche questo era sotto il mio albero di Natale (carini i miei amici e parenti, no?) che hanno deciso di farmi notare, come – sebbene la gravidanza sia ormai finita da un pezzo – io stia continuando a mangiare a quattro ganasce e – complici anche le feste – il mio peso ne ha notevolmente risentito. (Ribadisco… Carini i miei amici e parenti, no?)… Sotto l’albero, infatti, c’era anche La dieta della longevità di Valter Longo.
Ad ogni modo, visto che i miei buoni propositi per il 2017 sono nell’ordine: 1) smettere di allattare; 2) mettere Tito Vincenzo nel suo lettino; 3) dimagrire per rientrare in tutti inveii vestiti che ho nell’armadio (e che mi sono anche dimenticata di avere, visto che non li indosso da quasi due anni). Pertanto, sebbene non sia stato – forse – particolarmente elegante il gesto (ok, ve lo dico, è un regalo di mio fratello e al proprio fratello si perdona qualunque cosa), col regalo è stato graditissimo. E allora, adesso, diamoci sotto con questa dieta… Visto che il tentativo di rinunciare a pane e pasta è miseramente fallito.
Secondo lo scienziato (che – secondo quanto recita la copertina – ha rivoluzionato la ricerca su staminali e invecchiamento), il segreto per dimagrire e mantenersi sani e forti fino a 110 anni (almeno) è la dieta Mima-Digiuno. Valter Longo ha condensato in questo libro tutte le sue ricerche per spiegarci come ridurre il grasso addominale, rigenerare e ringiovanire il nostro corpo (abbattendo significativamente il rischio di cancro, di malattie cardiovascolari, diabete e malattie neurodegenerative come l’Alzheimer)… Istruendoci sugli effetti benefici di una periodica dieta di restrizione calorica.
L’intenzione di base è quella di insegnarci come cambiare l’approccio con il cibo e il rapporto che abbiamo con esso. Questo perché, secondo i suoi studi, nel nostro corpo è insita la capacità di mantenerci giovani , all’occorrenza, di rigenerarci. E questo regime alimentare è stato definito come una delle più importanti scoperte scientifiche nel campo dell’alimentazione: perché curarsi con il cibo è solo possibile, anzi… è proprio la strada giusta.
Le regole per vivere bene e a lungo cominciano da quello che si sceglie di mettere nel piatto: poche proteine, molta verdura, poca frutta e carboidrati integrali. Un NO secco alla carne, solo pesce (e non tutti i giorni, ma solo 2 0 3 volte alla settimana). L’autore garantisce che al momento della scelta basta chiedersi se i nostri nonni avrebbero mangiato le stesse cose. Ed è così che nasce anche un stile di vita che si può imparare sin da piccoli, per dare il giusto peso al cubo e al suo ruolo (con l’unica differenza che per i bambini andrebbe comunque inserita la carne sia rossa sia bianca, per sostituirla solo più avanti con le proteine vegetali).
La logica mi interessa. Sul peso vi tengo aggiornati… Ma voglio darvi un’altra notizia che mi sembra importante. Valter Longo, infatti, ha deciso di devolvere tutti i proventi del suo libro alla Fondazione non profit Create Cures, “per promuovere e sponsorizzare la ricerca di terapie alternative e integrative a basso costo per l’invecchiamento, il cancro, l’Alzheimer, le malattie cardiovascolari, il diabete, la sclerosi multipla, il morbo di Crohn e altre malattie”.
Carla Panza
(La dieta della longevità di Valter Longo, Vallardi, pag.301, euro 15.90)
Valter Longo, genovese classe ’67, è italiano ma vive tra gli Stati Uniti e il nostro paese da quando aveva 16 anni. Dopo essersi laureato all’Università del North Texas, nel ’97 è arrivato il dottorato di ricerca in Biochimica all’Ucla di Los Angeles, specializzandosi nello studio dell’invecchiamento. Con gli anni gli studi sono proseguiti, e oggi l’autore de La dieta della longevità è Professore di Biogerontologia e Direttore dell’Istituto sulla Longevità all’USC – Davis School of Gerontology di Los Angeles e direttore del programma di Oncologia e longevità in IFOM.