Per qualche giorno vi ho raccontato di libri che ho letto recentemente, oggi invece mi va di fare un tuffo nel passato. La scorsa settimana a casa mia è arrivato Newton, un bellissimo cucciolo di cane del quale non ho perso tempo ad innamorarmi. Per farlo stare in appartamento, senza dargli troppe opportunità di combinare danni, ho messo in atto una vera e propria operazione di bonifica di alcune stanze e così, i primi ad essere messi in salvo sono stati i libri, tutti spostati al piano di sopra, in una stanza chiusa a chiave, dove neanch’io posso entrare se non dopo avere cercato quelle chiavi che non so mai dove ho lasciato. Ci rimarranno là fino a quando non saremo pronti a sistemarli in una libreria, per allora magari Newton si sarà fatto anche vecchio :).
In questi spostamenti, lo avete letto già da qualche settimana, ho ritrovato libri letti tanti e tanti anni fa, e tra questi anche Non ti muovere, di Margaret Mazzantini (Mondadori), libro che è diventato un film con Sergio Castellitto e che è stato il vincitore, nel 2002, del Premio Strega e del Grinzate Cavour. Un libro che ho amato letteralmente, per la delicatezza della storia, per le tematiche che sono state toccate e per tanto altro, che ora vi dico.
Angela è una quindicenne ed è la vicenda che la riguarda ad aprire il romanzo. E’ in scooter quando ha un incidente e lo scontro violento la fa sprofondare in uno stato di coma profondo, lotta tra la vita e la morte. Timoteo è suo padre, ed è chirurgo proprio dell’ospedale dove la ragazza viene trasportata. Mentre la giovane riposa nel suo sonno senza sogni, a sognare ad occhi aperti è proprio suo padre che comincia a raccontarle, parlando più che altro con se stesso, di una vita che per anni aveva tenuto segreta, quando la passione si era letteralmente impossessata di lui rendendolo insensibile ad altre vicende che lo riguardavano. I ricordi affondano negli anni, fino all’incontro con quella donna, Italia, assolutamente diversa da lui, proveniente da un altro ambiente sociale, brutta, fragile, abbandonata da tutti, che era riuscita a sconvolgere tutte le sue certezze, mettendo addirittura in crisi il suo matrimonio. Timoteo si mette a nudo, racconta quei passaggi dalla sua vita borghese a quella di borgata e rivive quella passione, emozionante, forte, concreta, ma al tempo stesso quasi onirica. E’ la figlia la chiave di tutto, e quella figlia ora si trova in uno stato indefinito tra la vita e la morte, senza che nessuno riesca a dare una diagnosi certa in poche ore.
Non ti muovere è un romanzo travolgente, che ti risucchia, come la passione dei protagonisti ha risucchiato le loro vite, che non ti permette di scollarti dalle pagine, perché sa di reale. ricordo di averlo letto quasi con avidità, la stessa probabilmente che Timoteo ha riservato alla sua Italia per molte fasi del loro rapporto, fatto di amore ma anche di tanto egoismo. Non ti muovere è la fotografia di drammatica della differenza tra classi sociali.
(Non ti muovere/ Margaret Mazzantini/ Mondadori/ pp 300/ € 13,00)
Mari