C’è stato un momento della mia vita in cui frequentavo gli stadi. Ebbene sì, mica solo libri uno deve nutrirsi.
Quando avevo circa 19 anni andavo a vedere il Catania, in curva Nord, con il mio amico Pietro che mi prestava l’abbonamento del padre, quando di anni ne avevo qualcuno in più vivevo a Torino e quindi spesso mi ritrovavo con gli amici in Curva Maratona a seguire le partite del Toro. La più bella? Toro-Catania naturalmente, durante la quale ebbi “l’autorizzazione” dai miei amici ultras a tifare per la mia squadra del cuore. Furono anni, quelli di Torino, in cui imparai a conoscere il mondo degli ultras, con i suoi pregi e i suoi difetti, un’esperienza della quale ho sempre fatto tesoro.
Qualche mese fa, un altro amico, Luigi mi raccontò del suo nuovo libro, anticipandomi che avrebbe parlato della Curva Nord dello stadio Massimino, della sua tifoseria dentro e fuori dallo stadio catanese. L’idea di leggerlo mi ha solleticato fin da subito, anche se ci ho messo un po’ più tempo del previsto per finirlo tutto.
Quando saremo tutti della Nord è il libro di Luigi Pulvirenti e Michele Spampinato (edizioni Eclettica) che racconta, nelle sue 250 pagine, della storia di un club sportivo vista dagli occhi dei tifosi, una storia che è senza dubbio la storia di una città intera: Catania.
Un libro che parla di calcio non è un libro per femmine? Chi lo ha detto? Questo libro è adatto a chiunque, perché non racconta solo degli undici giocatori che stanno in campo, ma di tutta la città a cominciare dai suoi quartieri. E’ sicuramente un libro impegnato.
La voce narrante è quella di Michele Spampinato, la voce della Curva Nord, la penna quella di Luigi Pulvirenti, un giornalista che non ha mai fatto mistero della sua passione per il club rossazzurro, l’unione è perfetta. Tutto comincia con la radiazione del Catania nel 1993, dalla confusione che questa notizia ingenera nelle tifoserie (con la nascita di una nuova squadra) alla passione vera per una maglia che non si abbandona neanche nei momenti più brutti, a patto però che a non abbandonarla siano prima di tutto proprio quei giocatori che la indossano.
Le partite in casa, le trasferte, le riunioni in piazza Dante, il funerale di Angelo Massimino, percorrono un arco di tempo lungo 13 anni e tutto è, in pieno stile Pulvirenti, affiancato dalle colonne musicali di quei tempi dai Radiohead ai SoundGarden.
Leggendolo ho scoperto cose delle quali non avevo mai sentito parlare. Ho sorriso moltissimo immaginandomi quel maialino, dipinto di rosa e nero, lasciato libero in campo prima del derby siciliano. Ho quasi camminato lungo San Cristoforo, quartiere di appartenenza di Spampinato, che rivendica le sue origini popolari che gli hanno dato la possibilità di potersi interfacciare con diversi interlocutori.
Spesso parlando di ultras si parla di violenza, ma in questo libro di questa categoria si raccontano soprattutto le passioni, le idee, tutto quello che sta dietro ad una fede che fa muovere intere delegazioni in giro per l’Italia per potere seguire la propria squadra. Gli scontri ci sono e sono quasi all’ordine del giorno in trasferta, violentissimi; non nascono solo tra le tifoserie opposte, ma anche le diverse correnti che animano la Curva per il controllo della stessa.
Una parte del ricavato di questo libro sarà devoluta all’Ibiscus di Catania che si occupa di aiutare i bambini malati di leucemia e le loro famiglie, sostenendoli nel duro percorso delle cure.
(Quando saremo tutti della Nord/Luigi Pulvirenti e Michele Spampinato/ Edizioni Eclettica/ pp 251/ euro 16,00)
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