Non so quando ho comprato questo libro e perché. So solo che un giorno dovevo fare una valigia, per un posto meraviglioso, e volevo portarmi un libro. Perché ancora alla storia degli ebook non ho ceduto. Ho dato uno sguardo alla pila di libri comprati e forse nemmeno mai aperti e ne ho afferrato uno,
Qualche tempo fa mi sono imbattuta nel film American Psycho che solo dopo ho scoperto essere stato tratto dall’omonimo libro di Bret Eston Ellis. Il film mi aveva presa a schiaffi e, sebbene normalmente preferisca fare il contrario (e quindi vedere il film solo dopo aver letto il libro), avendo scoperto di una lunga polemica giornalistica sulla pubblicazione
Volevo leggere un bel giallo, pieno di colpi di scena e ho appena finito di leggerlo. Tanto appena che mi sto rigirando ancora il libro tra le mani tanto mi è piaciuto.
Che libro è? Signori e signore dopo l’esperienza di Carta Bianca, ho voluto tornare al “vecchio” e conosciuto Jeffery Deaver e in libreria ho acquistato Nero a Manhattan (Bur Rizzoli) e, come si dice alla catanese, mi sono arricriata.
Innanzitutto da quando sono stata a New York mi piace leggere i libri ambientati nei posti che ho visitato, perchè almeno so di che cosa stiamo parlando, e poi Deaver, in questo libro che ha scritto un bel pò di anni fa (correva l’anno 1988) è grandioso.
Volevo un libro da spiaggia e sono andata dritta dritta verso la meta senza neanche guardare le pile di libri impegnati e pesanti. Volevo un libro da leggere stravaccata sotto un ombrellone oppure sulla sabbia senza temere che si rovinasse e senza temere che una semplice distrazione mi facesse scordare di che stavamo parlando.
Avevo già letto Un Regalo Da Tiffany, di Melissa Hill e così sono andata sul sicuro comprando Innamorarsi a New York, sempre della stessa autrice.