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La cosa più vicina alla vita

Godiamoci ancora i regali che abbiamo ricevuto per il Phd appena conseguito. E fra i tanti libri avuti in dono (i miei genitori e i miei fratelli sanno come viziarmi) un titolo in particolare risulta particolarmente azzeccato: La cosa più vicina alla vita. Lezioni sul nostro amore per i libri di James Wood che viene presentato come la Continua

E i Promessi Sposi, ve li ricordate un po’?

E’ il romanzo che sui banchi di scuola – probabilmente – tutti abbiamo odiato (magari qualcuno lo avrà amato anche e allora chiediamo a questi di farsi avanti). Probabilmente perché in classe, fra schede di lettura, divisione in sequenze, schema dei personaggi (ecchedduepalle!) il libro non finisce mai e si perde il piacere della lettura personale. Continua

I dieci diritti del lettore

Non una volta ci è capitato di interrogarci su tutta una serie di questioni che hanno a che fare con la lettura. Non una volta, attraverso Fb e Twitter, vi abbiamo chiesto come procedete con le letture, se arrivate fino alle fine, se leggete contemporaneamente più cose e se, ancora, ci sono delle tematiche che Continua

Asino chi legge…

Sarà un caso, ma in questi giorni, mentre cerco di organizzare il mio trasloco (con conseguente – e disperato – tentativo di creare un archivio digitale della mia biblioteca personale) mi è LETTERALMENTE caduto tra le mani la mia copia di “Asino chi legge. I giovani, i libri, la scrittura“. L’avevo acquistato molto tempo fa, quando ancora facevo la libraia, per poterlo consigliare ai tanti docenti che erano abituali frequentatori dei nostri scaffali. Ma oggi forse ancora più che allora, questo libro è la fotografia di una sfida che cerco di vincere ogni giorno: quella di portare la letteratura (letta e scritta) in luoghi dove la passione per la pagina stampata non è mai nata o si scontra con difficoltà davvero inenarrabili. Continua

Libri al quadrato

Ogni lettore ha una fissazione. La mia è legata ai libri che parlano di libri.

Come vi ho accennato nell’articolo “Mistero sul Bibliobus”, tutte le volte che mi aggiro per una libreria è una tentazione cui non riesco a resistere… Così, quando ero libraia, avevo dedicato un intero scaffale (ma avrei potuto spingermi oltre) a chi come me (e non sono pochi, credetemi) cerca sempre una novità sul tema. Adesso se entro in libreria senza un’idea precisa e da sola non riesco a trovare qualcosa che mi ispiri, chiedo (e normalmente lo chiedo sempre alla stessa persona – Pasqualino – in modo da non essere presa per matta da troppe persone in città). Continua

La sindrome da abbandono

Leggo un sacco. Di tutto. Vado in libreria e compro ciò che mi capita a tiro. Vedo una copertina carina e il libro è mio. Leggo la seconda di copertina e arriccio il naso e ripongo il testo nello scaffale. Ricordo il consiglio di un’amica e faccio strisciare la carta di credito. Oppure ancora vado a cercare in quelle parti della libreria dove non va nessuno, per scoprire qualcosa che nessuno, o quasi, ha letto.

Non sono una bookaholic, ma per questo mio primo post volevo raccontarvi che mi piace scegliere, ma soprattutto mi piace fantasticare grazie ai personaggi che ci sono nei libri. E a volte la notte tiro fino a tardi, per sapere come va a finire quel giallo, quell’horror, quel libro per bambini senza figure o anche quell’amore iniziato male, ma che, per farmi contenta, potrebbe finire meglio. Continua

Mistero sul Bibliobus

Al momento sul mio comodino si trova un libro acquistato un po’ per caso, un po’ per una mania che ho sviluppato negli anni: i libri che parlano di libri.

Nel tempo ne ho fatto una vera e propria malattia e tutto quello che trovo sull’argomento finisce sugli scaffali della mia libreria. Così un giorno, mentre mi aggiravo un po’ smarrita in cerca di qualcosa che solleticasse il mio interesse, mi sono imbattuta ne “Il caso dei libri scomparsi” di Ian Sansom (edito da TEA, pagg. 311, euro 12,00). Continua