Non ricordo se vi ho parlato di un’altra passione che coltivo (questa sì) insieme a mio marito Marzio: le serie tv. Una passione che per me è cominciata con 24, e che ho contagiato a mio marito con Fringe. Qualche tempo fa, quando abbiamo sottoscritto l’abbonamento per internet a casa ci hanno regalato un abbonamento
Saranno state tutte le meditazioni su uomini e donne. Saranno stati i commenti di amici e marito. Oppure altre riflessioni… Francamente non so dire. Sta di fatto che dopo gli ultimi post, ho cominciato a ripensare a romanzi che ho amato con tutta me stessa e che mi hanno fatto scoprire cosa significa “eroe romantico”.
Tanto per cominciare vi dico subito che la presentazione di venerdì scorso è andata benissimo. Almeno per quanto mi riguarda, è certo. Ma forse non mi allontano troppo dalla realtà quando dico che è stata una delle più belle fatte fino ad adesso.
So che una parola sola non basta per farvi capire cosa è successo, ma se volessi usarne una sola di parola, quella che mi viene in mente è “corale”, perché la presentazione de La solitudine di un riporto di Daniele Zito è stata corale. Ora mi toccherebbe anche spiegarvi perché, ma nel mio pomeriggio di antipatia assoluta vi lascio con la curiosità.