E’ il nostro Matto per le Matte preferito. Oggi leggiamo Leonardo Lodato, che ci racconta un libro La Sicilia è carta, forbice e pietra. Le nostre vite lo sono. Dure come una pietra; forti e taglienti come una forbice; capaci di avvolgere tutto il bene e tutto il male insieme, proprio come un foglio di
Un Matto per le Matte da Leggere sta vivendo un upgrade (di cui è consapevole). Quello che, invece, non sa è il contenuto di questo post che ho scritto quasi contestualmente alla ricezione di una sua mail. Ma andiamo con ordine. Qualche giorno fa, la futura-Matta-per-le-Matte-da-Leggere Anna mi ha messo in contatto con una sua amica.
Quello che vi suggeriamo di scoprire questo mese è un libro tutto siciliano e molto particolare. Ed io in particolare mi sono divertita proprio tanto a leggerlo, un po’ perché è stata davvero la mia (prima?) avventura subacquea, un po’ perché è stato come fare un tuffo nel passato, un po’ perché ho rivisto una situazione di vita vissuta da un’angolazione diversa. In questo libro, infatti, ci sono anch’io!
Non sono un subacqueo e neanche un palombaro, ma in quel periodo ho meditato di diventarlo. Vi dico solo che per il team che incontrerete leggendo questo libro io sono “il jolly”. E se lo leggerete capirete il perché. Ma veniamo al libro.
Non è un romanzo, ma ne ha il sapore. Non è (propriamente) un diario, ma ne ha il ritmo e lo spirito. E questo, nonostante si tratti di un racconto collettivo, a più voci. Non solo quelle degli autori i cui nomi campeggiano in copertina, ma anche di tutti gli uomini e le donne che li hanno affiancati in questa avventura, iniziata nel 2005 sotto il livello del mare, proseguita nel tempo anche attraverso la realizzazione di articoli e documentari che oggi costituiscono la cronaca di quanto accaduto e che a fine 2012 è diventato un libro.