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Matte da Leggere - Chie Dio perdona a tutti

…Che Dio perdona a tutti

Lo volevo comprare, e non me lo sono comprato, e allora …Che Dio perdona tutti di Pif (Feltrinelli), me lo sono fatto prestare. In realtà, avere detto di non averlo comprato è una mezza bugia, perché di comprarlo l’ho comprato, è stato il regalo di Natale che ho fatto a mia madre, uno dei due Continua

Castelli di rabbia

Alessandro Baricco non è uno dei miei autori preferiti. Negli anni, di lui, ho letto davvero pochissime cose. Non so bene quale sia la motivazione, ma non è un autore al quale sono riuscita davvero ad affezionarmi, come è capitato invece per tanti altri. Eppure, per l’ultimo appuntamento di C(L)UB, il gruppo di lettura di Continua

Seta

Ho sempre letto molto, da piccola passavo le mie estati a divorare libri e non avrei potuto desiderare altro che un mondo parallelo in cui immergermi, un mondo fatto di vite spesso semplici, spesso felici. Crescendo è cambiato il genere letterario, ma non l’amore per la lettura. Dal Battello a Vapore sono passata a case Continua

L’isola sotto al mare

Questo è uno di quei libri che metto nella lista di quelli strani. Comprato almeno un paio d’anni fa (in realtà forse molto di più), L’isola sotto al mare di Isabel Allende (Feltrinelli), ha viaggiato nella mia borsa del mare dall’inizio di giugno fino a qualche giorno fa. Ho trovato complicatissimo finirlo, innanzitutto perché a Continua

Il libro dei segreti

Il libro di oggi ha un primato: è il primo che ho letto da un posto che mi piacerà un sacco e di cui vi parlerò di più! Il libro dei segreti di Salwa Al-Neimi (Feltrinelli) è il primo libro che leggo dalla mia “nuova sala di lettura personale”, che poi è in una casa, Continua

I ponti di Madison County

Nell’appuntamento dei Matti per le Matte torna un’amica incontrata sui social, Rosa Susi, che qualche settimana fa ci aveva parlato di un libro di Virginia Woolf.    Fino a un anno e mezzo fa, lungo il corso di Lanciano, c’era una bella libreria, dico bella nel senso che era grande, e che potevi sentirti libero Continua

L’emozione di trovarsi in libreria

Oggi non vi parlo di un libro, ma dell’emozione che ho provato, sabato mattina, quando sono andata a comprare dei libri.

Ok, sono tornata alla Feltrinelli, anche perché avevo accumulato un buon sa sessanta euro e quando l’ho scoperto ho letteralmente gongolato.

Non c’era in programma di acquistare libri a strettissimo giro, anche perché i libri costano troppi soldi, non c’è niente da fare, e se una persona va in libreria con una lista lunga una pagina intera rischia di danneggiare gravemente il proprio conto corrente.

Quindi quando ho scoperto di avere un budget di partenza di 60 euro, gratis, non potevo che esserne felice. Continua

L’amore dura tre anni

L’amore dura tre anni, di Frederic Beigbeder (Feltrinelli), potrei averlo comprato anche tre anni fa. Non ricordo. So di averlo scelto perché il titolo mi era sembrato abbastanza verosimile, anche se io, senza neanche averlo aperto, un libro del genere ( o almeno del genere che pensavo) all’epoca lo avrei titolato L’amore dura quattro anni. Punti di vista, evidentemente.

E’ stato uno di quei libri comprati, iniziati, riposti, riaperti, ricominciati, posati ancora una volta, dimenticati, sentiti nominare (perché nel frattempo ho anche evitato di vedere il film), ritrovati e ri-ricominciati. C’è un po’ di Francia ultimamente nell’aria (vedi Pennac, tra le altre cose) e allora visto che questo era un libro francese ho deciso che dovevo arrivare fino in fondo. Ed è stata la volta buona. Continua

Il club delle cattive ragazze

Ogni tanto ci vuole. Mica si possono leggere sempre libri più o meno seri. Ogni tanto, soprattutto il week end, le giovin signore come me (è bello quando mi do della giovin signora), devono leggere un libro  di quelli alla fine dei quali potere dire “si anche io un giorno avrò quel maschio figo, muscoloso, che fa esattamente tutto quello che io vorrei che facesse, e quel maschio figo sarà il mio principe azzurro, e sempre quel maschio figo, non farà mai qualcosa che possa in qualche modo darmi fastidio e, sempre quel maschio figo che si rasa nei giorni giusti della settimana, non farà che farmi complimenti e farmi sentire speciale e io probabilmente non dovrò fare altro che sorridergli, sospirando di felicità alla sola idea di lui” :).

Certo, finito questo libro si passa a quello successivo (che, sarà stato un caso, è L’amore dura tre anni, ihihihih).

Ma veniamo al libro che ho finito lo scorso fine settimana. Il titolo è Il club delle cattive ragazze di Sophie Hart (Feltrinelli), titolo originale The Naughty Girls Book Club Continua

Storia di un corpo

Il periodo Pennac per me è ufficialmente sospeso. Dopo avere rispolverato la saga di Malousséne  sono passata infatti ad un libro che avevo comprato un bel po’ di mesi fa e che, non ho ancora capito per quale motivo, non ho iniziato subito a leggere.

Una cosa è certa:  Storia di un corpo di Daniel Pennac (Feltrinelli) è il mio primo libro del 2014.

Partiamo dalla prima considerazione: non c’è mai stato titolo più azzeccato (nella sua versione francese è Journal d’un Corps). Storia di un corpo è esattamente quello che dice di essere, ovvero il racconto giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, della vita di un uomo che considera il suo corpo come protagonista assoluto della storia che decide di raccontare alla figlia Lison. Un diario che ripercorre una vita intera, iniziato all’età di 12 anni e con un’ultima annotazione a 87 anni, poco prima di morire.

Tutto il racconto ruota dunque attorno al corpo con la descrizione precisa delle emozioni che si provano.  L’amore, la nascita di un figlio, un lutto, la guerra, la salute naturalmente, il rapporto con le altre persone, il lavoro, la modernità. Tutto quello che non ha a che fare con il corpo non viene citato se non marginalmente, ma del resto non è il nostro corpo che ci permette di vivere le emozioni che ogni giorno viviamo e di fare quelle esperienze che da bambini e fino all’età adulta forgiano il nostro carattere? Continua

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