Categoria: Giallo

Venerdì al Monastero con Daniele Zito

Ci siamo. E’ la settimana della presentazione 🙂

Venerdì pomeriggio le Matte e Officine Culturali, nel Bookshop del Monastero dei Benedettini, il Monastore, presentano il libro di Daniele ZitoLa solitudine di un riporto“, edizioni Hacca.

L’appuntamento è all’ora del the (17.30). Dunque se la scusa per non venire è quella che in queste ultime giornate di gennaio qui in Sicilia fa un freddo polare, vi diciamo subito che ad aspettarvi ci sarà una tazza fumante di the.

Detto questo dobbiamo dire tre cose su questa presentazione…anzi quattro.

La prima è che a segnalarci il libro è stato il superboss di Officine Culturali, Ciccio Mannino, e noi siamo state ben contente di cogliere al balzo questo suggerimento, anche perché il libro, a nostro avviso è geniale.

La seconda è che Daniele Zito è il primo maschietto che viene coinvolto nelle presentazioni delle Matte.

La terza è che oltre al nostro chiacchiericcio ci sarà anche un attore, Angelo D’Agosta, che ha accettato la proposta di leggere alcuni brani del libro…e noi non vediamo l’ora, perché lo abbiamo già visto protagonista di Mille miglia lontano, uno spettacolo che è andato in scena al Monastero e che, volendo essere semplici ma efficaci, ci ha emozionato un sacco.

La quarta è che…ci sarà una sorpresa. Continua

La penultima fine del mondo

Eccoci giunte alla nuova presentazione delle Matte dal Leggere fuori dal blog. Venerdì 29 novembre alle 18, ci troverete – come di consueto per il nostro appuntamento mensile – al Monastore, il bookshop di Officine culturali interno al Monastero dei Benedettini sede della facoltà di Lettere e filosofia dell’Ateneo catanese. Venerdì sarà l’occasione per chiacchierare e bere un the insieme alla giornalista e pop artist Elvira Seminara che ci racconterà del suo “La penultima fine del mondo” (edizioni Nottetempo). Continua

La stanza della morte

C’era un tempo in cui non appena usciva un libro di Jeffery Deaver correvo a comprarlo e da quel momento in poi non passavano più di tre giorni prima che io scoprissi chi fosse l’assassino per poi riporre il libro in libreria soddisfatta. Ecco quel tempo mi sa che è finito e sto ancora cercando di capire perché.

Ieri sera ho finito La stanza della morte, l’ultimo di Jeffery Deaver (Rizzoli Libri). Volete sapere quanto ci ho messo? Quasi un mese e mezzo. Ebbene si!!!

Tanto per cominciare è rimasto sulla mia scrivania per giorni, prima che mi degnassi di leggerlo, poi ho cominciato a farlo mentre ero impegnata con altre letture e visto che non mi prendeva l’ho cominciato a relegare al secondo posto. Però devo ammettere che inizialmente a Deaver e al suo La stanza della morte avevo riservato il posto d’onore: la sera a letto, senza avere troppo sonno. Quindi le opzioni sono due, o almeno sono due quelle che mi vengono in mente. La prima è che è cambiato qualcosa nello stile di scrittura di Deaver che non me la rende più accattivante (c’è da dire che recentemente ho scoperto una cosa terribile, e cioè che Deaver, come del resto faranno tutti i grandi scrittori, fa scrivere la maggior parte dei suoi libri a dei ghostwriter che si smazzano il lavoro di ricerca e tutto, poi lui da un’aggiustata finale, ma il grosso non viene dalle sue mani); la seconda è che è cambiato qualcosa nei miei gusti personali di lettura e forse è il momento di dedicarsi ad altro. Non so quale sia la più corretta, ma il risultato non cambia. Continua

Il Paradiso degli Orchi

I casi di libri che ho letto due volte si contano sulla punta delle dita di una mano, perché non vale contare le volte che ho letto un libro sia in italiano che in lingua originale. L’ho rifatto stavolta con Il Paradiso degli Orchi di Daniel Pennac, perché eravamo in piena emergenza. Cominciamo dall’inizio, ovvero da circa undici anni fa 🙂 Nel Natale del 2002 un mio carissimo amico, Gennaro, mi fece un meraviglioso regalo. Scrivendomi qualcosa del tipo “spero che ti piaccia quanto è piaciuto a me”, mi fece innamorare della famiglia Maloussène e dopo avere letto il libro regalato, corsi in libreria a comprare tutti gli altri volumi della saga. Credo che non ci misi neanche un mese a finire tutti e sei i libri e per anni sperai che Pennac ci ripensasse e regalasse agli amici di Benjamin Maloussène un’altra storia. Continua

Inferno

Il mio spacciatore di libri Inferno, l’ultimo libro di Dan Brown (Mondadori), me lo aveva procurato subito, lo stesso giorno in cui è uscito. Io però non ce l’ho fatta, anche se ho gioito al suo arrivo, e qui vengo alla prima considerazione 🙂

Gli ebook mettono paura. Vi spiego perché. Se un libro è seicento pagine nella realtà, nella versione adatta al mio iPad di pagine ce ne sono almeno 1600. E’ ovvio, non si tratta di due libri diversi e la lunghezza è sempre la stessa, ma il timore, consentitemelo, può venire 🙂

Detto questo, Inferno, l’ho cominciato, l’ho lasciato perdere, l’ho ripreso, l’ho rimollato…insomma, non mi ha preso più di tanto. Poi c’è stato un evento. La nostra partenza per Milano (quella di cui vi ha già parlato C) faceva già immaginare dei tempi morti. Tra aerei, treni, metropolitane, autobus, pause pranzo milanesi a guardare i muri mangiando un panino, e allora mi sono detta che poteva essere l’occasione buona per leggere un bel po’ di roba, ma portandomi l’iPad e non pesanti libri di carta. Continua

Un covo di vipere

Ho troppi libri per le mani in questo momento.

Uno lo leggo a mare (e non è che ci stia andando proprio tantissimo quest’estate), uno lo leggo dopo pranzo (e non è che abbia tutto questo tempo per riposare ultimamente), uno lo tengo nella borsa del maneggio (un posto dove al massimo si leggono gli ordini di partenza delle gare), uno lo tengo nella borsa (e ancora non l’ho neanche iniziato), uno lo tengo sul comodino (è lì da almeno un anno e mi manca sempre l’ultimo maledetto capitolo) e uno lo leggo sull’iPad (perfetto per le letture notturne).

Ed è proprio quest’ultimo che ha vinto e che, stanotte, intorno all’una, è stato contrassegnato come “libro letto”. Continua

Appuntamento di oggi

Questo post per invitarvi a frotte alla presentazione che si terrà questo pomeriggio alla libreria Cavallotto (C.so Sicilia 91, Catania) alle 17:30.

Una delle matte presenterà, in collaborazione con Isola Quassùd diretta da Emanuela Pistone, “Contesa per un maialino italianissimo a San Salvario” di Amara Lakhous (Edizioni E/O).

Amara Lakhous è di origini algerine, ma vive in Italia dal 1995. E’ laureato in Filosofia all’Università di Algeri e in Antropologia culturale alla Sapienza di Roma dove ha anche conseguito un dottorato di ricerca sugli immigrati musulmani arabi in Italia. Il suo punto di vista, all’interno di questo divertente e divertito giallo multietnico ambientato in un popolare quartiere di Torino, è quindi particolarmente interessante. Continua

La cavalcata dei morti

Tre anni dopo “Un luogo incerto” Fred Vargas, la regina dei romanzi a enigma, torna con un romanzo misterioso, dove leggenda e crimine sono gli ingredienti di una ricetta perfetta che l’autrice sa regalare ai suoi lettori.

In “La cavalcata dei morti“, qualcuno ha bruciato vivo nella sua Mercedes un vecchio magnate della finanza e dell’industria.

Il commissario Jean Baptiste Adamsberg non crede che il responsabile sia il maggiore indiziato: un ragazzo di Banlieu. Mentre il commissario e i suoi assistenti (Danglard, Veyrenc e Retancourt) temporeggiano, dai boschi della Normandia arriva la notizia di un omicidio, su un sentiero dove da mille anni i prescelti vedono passare la Schiera Furiosa: un mistero che sembra scaturire dal Medioevo. Continua

La biblioteca perduta dell’alchimista

Del libro Il mercante di libri maledetti di Marcello Simoni, vi avevamo parlato già qualche mese fa, poi ad un certo punto, entrambe le Matte, ci siamo ritrovate con lo stesso libro sul comodino, La biblioteca perduta dell’alchimista (edizioni Newton&Compton), quello di cui vi parliamo oggi, che altro non è che il seguito del primo libro di Simoni.

“Chi ne parla?” ci siamo chieste una sera? Poi lo stecchino più lungo l’ho pescato io (Mariangela) semplicemente perché, in questa lettura, sono andata più veloce. Non so se Carla lo abbia poi finito e non so quale è il suo pensiero, io posso dirvi il mio e quello che è venuto fuori quando ho chiuso il libro è che il vincitore del 60° Premio Bancarella, non ha fatto il bis al cento per cento. Il libro è certamente un buon libro, ma non all’altezza del primo, dove i protagonisti sembrano quasi personaggi nuovi, rispetto a quelli che erano stati descritti nel primo capitolo della “saga”. Continua

Il Tuttomio

E siamo tornate. Ehi si, le Matte quest’anno lo hanno cominciato con un pò meno tempo per leggere. Per me (Mariangela) si tratta in particolare di cattiva organizzazione momentanea. Sto leggendo un libro sull’iPhone, un altro lo tengo nello zaino che porto con me al maneggio, un altro è sul comodino ed è sicuramente il più avvantaggiato, il quarto l’ho comprato lunedì scorso quando in aereoporto mi si è scaricata la batteria dell’iPhone e sono stata costretta a trovare qualcosa da fare per fare passare un tempo infinit0. Insomma manco di metodo attualmente 🙂

Comunque un libro lo avevo finito. In realtà era un libro che avevo comprato per un’amica, volevo regalarglielo per il compleanno. Poi però è successo che non ci siamo più viste e allora ho preso il pacchetto, l’ho aperto e ho cominciato a leggere 🙂 Brava no? Continua

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