I nostri nominati hanno risposto alla nostra “provocazione” e adesso i loro scritti (recensioni, articoli, riflessioni, suggerimenti proposte) affollano la nostra mail. La rubrica dei Matti per le Matte ci piace davvero tanto e, dunque, visto che oggi è martedì cominciamo con le presentazioni. Oggi è il turno della giornalista Carmen Greco, che ci racconta
Oggi è martedì, è il turno di uno dei nostri ospiti. Stavolta, nella rubrica Matti per le Matte, arriva una lettrice che ci ha scoperto sul web e che, qualche giorno fa, ci ha chiesto di poter scrivere qualcosa. Noi le abbiamo detto subito di sì e lei non ha perso tempo. Si chiama Rosa
Scorsa settimana abbiamo lanciato le nostre prime nomination per la sezione Matti per le Matte, gli ospiti di questo blog. Le nomination sono partite via mail e Roberta Consoli è stata la prima a dire sì e ad inviarci il racconto di un libro letto. Chi è Roberta per noi Matte? E’ la traduttrice di
Abbiamo iniziato e ora non ci/vi fermerà nessuno! 🙂 Con cosa abbiamo iniziato? Con le nomination dei Matti per le Matte, cioè di quelle persone alle quali sentiamo raccontare di libri così bene che ci piacerebbe leggerli anche sul nostro blog. Qualcuno, in realtà, nelle settimane passate ha già iniziato e ci ha raccontato di
Qualche giorno fa abbiamo fatto alcune nomination per “accogliere” a braccia aperte i nostri ospiti. Il salotto delle Matte, in questo ottobre, si apre con un lettore che abbiamo già ospitato qualche tempo fa. Giovanni Sinatra, un amico di Officine Culturali, oggi ci parla dei Monologhi della Vagina di Eve Ensler.
Il libro di cui vi parlerò in questo post è un testo teatrale dal titolo I Monologhi della vagina di Eve Ensler edizioni Il Saggiatore. La prima volta che sentii parlare di questo testo fu guardando una puntata di Will & Grace. Incuriosito dal titolo e fatta una semplice indagine su Wikipedia, ho scoperto che si trattava di un’opera teatrale scritta e messa in scena nel 1996 dalla stessa autrice. Quella volta non andai oltre una semplice indagine superficiale. L’occasione di approfondire il tema di quest’opera teatrale si presentò quando scelsi l’argomento della mia tesi di laurea: I Monologhi della Vagina.
Oggi sul nostro blog ospitiamo Giuliana Furnò, un’amica di Karma Communication, l’agenzia di comunicazioni che noi Matte gestiamo quando non leggiamo. Ci racconta uno dei libri che i Fratelli Frilli Editori ci hanno spedito nelle scorse settimane.
Nei giorni che per un po’ mi hanno tenuta lontana da Karma Communication è stato un “karma libro” (per fortuna) a tenermi compagnia.
“Giuliana perché non prendi in prestito uno dei libri che i Fratelli Frilli Editori ci hanno gentilmente fornito?, disse una delle Matte, “perché no?”, risposi io, “con piacere!”. Con tanto di sguardo attento e inquisitorio avevo cominciato a dare un’occhiata al cumulo di libri adagiati sulla scrivania ed uno di loro aveva attirato subito la mia attenzione: “Il dentista. Delitti alle sette chiese” di Roberto Carboni. Forse un po’ troppo impegnativa come lettura estiva, avrebbe pensato qualcuno, non io però.
Dovete sapere che appena incontro persone, in particolare persone che conosco, con dei libri devo sapere di cosa si tratta. La Trilogia della città di K di Agota Kristof lo scoprii una mattina in ufficio grazie ad una mia amica e collega che lo portò con sé a lavoro. La prima cosa che feci fu leggere il retro della copertina che nelle prime righe recitava: ‹‹Quando “Il grande quaderno” apparve in Francia a metà degli anni Ottanta, fu una sorpresa. La sconosciuta autrice ungherese rivela un temperamento raro in Occidente: duro, capace di guardare alle tragedie con quieta disperazione››. Con frasi come questa la curiosità del lettore è sicuramente stimolata. La mia amica, che mi ha visto molto incuriosito, si è gentilmente proposta di prestarmi il libro una volta finita la lettura, ma dovete sapere una cosa, io non riesco a farmi prestare i libri, li devo acquistare.
Il post di oggi si divide in due parti. La prima è il nostro chiacchiericcio, la seconda è il chiacchiericcio di un’altra persona. Per evitare di essere logorroiche come sempre la spieghiamo in parole povere…o almeno ci proviamo.
Già da qualche tempo noi Matte avevamo intenzione di aprire il blog a nuovi arrivi. Insomma fare una sorta di sezione dedicata agli ospiti o, per essere internazionali, una sezione guest che venisse aggiornata di martedì. E finalmente, grazie ad un amico di Officine Culturali, questa sezione la inauguriamo. Lui si chiama Giovanni e fa parte di quella che, senza problemi, definiamo casta di persone che riescono a divorare i libri. Gli abbiamo lasciato carta bianca per il suo primo post e lui, senza saperlo, ha scelto uno dei libri dei quali anche noi avremmo voluto parlare, scritto da un’autrice che, in qualche modo ci ha accompagnato per anni.