Scorsa settimana abbiamo lanciato le nostre prime nomination per la sezione Matti per le Matte, gli ospiti di questo blog. Le nomination sono partite via mail e Roberta Consoli è stata la prima a dire sì e ad inviarci il racconto di un libro letto. Chi è Roberta per noi Matte? E’ la traduttrice di Ct Center; tra le varie cose che ha tradotto c’è anche il Monastero dei Benedettini, protagonista di questo libro. Buona lettura.
Le Matte invitano e non si può proprio rifiutare!
In fondo lo avevo promesso di dare il mio contributo con questo romanzo che mi ha accompagnata per tutta l’Estate.
La scelta de “I Vicerè” non è stata per nulla casuale. Come si fa a non volerli conoscere dopo aver studiato per quattro anni fra le mura del Monastero dei Benedettini che trasudano Storia, ma ancor meglio, come si fa a non volerlo leggerle dopo le visite guidate organizzate da Officine Culturali, che ogni volta riescono ad aggiungere dettagli sempre più succulenti tratti dal racconto di De Roberto? Così, cercando nella vecchia libreria dei romanzi datati di papà ho tirato fuori questa bella edizione Garzanti (la diciannovesima per essere precisi), dalla rossa copertina rigida, datata Febbraio 1970.
L’odore e il colore delle pagine, che ve lo dico a fare, sono una goduria per l’olfatto e la vista di un lettore.
Il romanzo, suddiviso in tre parti e ambientato fra Risorgimento e Unificazione italiana, vede protagonista una rinomata famiglia catanese, gli Uzeda di Francalanza, le cui origini risalgono agli antichi Vicerè spagnoli di Sicilia ai tempi di Carlo V. Gli eredi di questa dinastia cercano in ogni modo di restare legati al fastoso tempo della monarchia, ma lentamente dovranno piegarsi ai mutamenti imposti dalla Storia.
Tutti i caratteri appartenenti alla famiglia non fanno altro che rispecchiare certi “tipi” della società di quel periodo: le figlie femmine rinchiuse in convento e fatte monache e i maschi a studiare al convento, istruiti da monaci “dediti all’arte di Michelasso”, beghe familiari sull’eredità da dividere fra numerosissimi parenti, tradimenti, figli illegittimi, amori tenuti taciuti per compiacere il volere dei genitori e della famiglia. A tutto ciò fa da sfondo una Catania in continua evoluzione, ma riconoscibilissima per un catanese in ogni dettaglio barocco descritto da De Roberto.
Il linguaggio non è certo dei più moderni, ma una volta trovato il giusto rimo di lettura si viene inglobati nel vortice delle vicende che coinvolgono gli Uzeda e vi renderete conto che poi, tutto sommato, certe tematiche sono sempre attualissime. Buona lettura!
(I Vicerè/Federico De Roberto/ Newton Copton/ 7,00 €/pp 512)
Roberta Consoli