Qualche giorno fa abbiamo fatto alcune nomination per “accogliere” a braccia aperte i nostri ospiti. Il salotto delle Matte, in questo ottobre, si apre con un lettore che abbiamo già ospitato qualche tempo fa. Giovanni Sinatra, un amico di Officine Culturali, oggi ci parla dei Monologhi della Vagina di Eve Ensler.
Il libro di cui vi parlerò in questo post è un testo teatrale dal titolo I Monologhi della vagina di Eve Ensler edizioni Il Saggiatore. La prima volta che sentii parlare di questo testo fu guardando una puntata di Will & Grace. Incuriosito dal titolo e fatta una semplice indagine su Wikipedia, ho scoperto che si trattava di un’opera teatrale scritta e messa in scena nel 1996 dalla stessa autrice. Quella volta non andai oltre una semplice indagine superficiale. L’occasione di approfondire il tema di quest’opera teatrale si presentò quando scelsi l’argomento della mia tesi di laurea: I Monologhi della Vagina.
I Monologhi della Vagina andarono in scena per la prima volta a New York in un piccolo teatro Off-Brodway recitati dalla stessa autrice. Come già il titolo ci permette di intuire il comune denominatore dei monologhi che compongono il testo, è la vagina. La Ensler fa della parola e della “vagina”, come avvenne già in passato, la forza provocatoria della sua opera, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema molto spesso dimenticato: la mortificazione del femminile.
Importante, per capirne la struttura e gli effetti sociali derivati dal testo, è la genesi dei monologhi. I Monologhi nascono da una serie d’interviste condotte personalmente dall’autrice a un gruppo eterogeneo di donne. Le storie e le consapevolezze, cui Eve Ensler giunge, diventano i temi dei testi che compongono l’opera. Lo spettacolo già dalla prima messa in scena riscontra un successo inaspettato che porterà l’autrice nei mesi a seguire a replicarlo in tutta l’America e poi negli anni in giro per il mondo.
Una delle tante particolarità di questo spettacolo è l’irruenza delle parole, nell’introduzione al testo la Ensler afferma di ripetere la parola “vagina” 128 volte all’interno dell’opera della serie repetita iuvant. Questo tipo di scelta è data dalla voglia di sdoganare l’omertà intorno ai temi riguardanti la donna, il suo corpo e la sua sfera emotiva. In particolare l’autrice si concentra sulla violenza che nel 1996 ma ancora oggi, le donne sono costrette a subire. L’efficacia empatica di questi testi ha incoraggiato altre donne a smettere di tollerare le violenze e di unirsi ancora una volta tutte insieme per urlare basta e riprendere possesso dei propri diritti.
Tutto questo portò l’autrice a una maggiore consapevolezza di quelli che sono stati gli effetti sociali del testo spingendola a fondare una struttura che ha come missione il porre fine alla violenza su donne e bambine: il V-day.
Il V-day fu fondato da Eve Ensler, assieme a un gruppo di volontarie newyorchesi, il giorno di san Valentino del 1998. Il primo V-day vide la rappresentazione benefica dei Monologhi della vagina. Dopo questa prima serata i monologhi furono inscenati da un gruppo di attrici famose e influenti che, creando curiosità in un pubblico molto più vasto ed eterogeneo, amplificarono il successo e la diffusione dello spettacolo e del messaggio. Dal 2001 il movimento cominciò a prendere forma in una dimensione sempre più globale. Nel corso degli anni grazie al V-day è stato possibile raccogliere fondi per la tutela e la costruzione di centri specializzati nell’accogliere, proteggere e difendere le donne vittime di violenze.
Il V-day ha una sede presente anche in Italia con il nome “Se non ora quando?”. Un gruppo numeroso di donne, riunitesi per la prima volta il 13 febbraio, hanno risposto tutte in coro al grido di “se non ora quando? Adesso” chiedendo che si metta fine alla violenza sulle donne e bambine e si creino le pari opportunità sociali tra uomini e donne.
Ps: per chi, oltre a leggere il testo volesse dare uno sguardo allo spettacolo, ecco il link alla trasmissione Palco e Retropalco (Rai) andata in onda il giorno della festa della donna del 2009 con i Monologhi della Vagina.
(I Monologhi della Vagina/ Eve Ensler/ Il Saggiatore/ pp 218/ € 9,00)
Giovanni Sinatra
Nota Bene a cura delle Matte: visto che internet è condivisione, abbiamo ricevuto una comunicazione dalla casa editrice Il Saggiatore che riguarda la nuova edizione de I Monologhi della Vagina, all’interno della quale sono contenuti cinque monologhi inediti.