Categoria: Libri al quadrato

Asino chi legge…

Sarà un caso, ma in questi giorni, mentre cerco di organizzare il mio trasloco (con conseguente – e disperato – tentativo di creare un archivio digitale della mia biblioteca personale) mi è LETTERALMENTE caduto tra le mani la mia copia di “Asino chi legge. I giovani, i libri, la scrittura“. L’avevo acquistato molto tempo fa, quando ancora facevo la libraia, per poterlo consigliare ai tanti docenti che erano abituali frequentatori dei nostri scaffali. Ma oggi forse ancora più che allora, questo libro è la fotografia di una sfida che cerco di vincere ogni giorno: quella di portare la letteratura (letta e scritta) in luoghi dove la passione per la pagina stampata non è mai nata o si scontra con difficoltà davvero inenarrabili. Continua

Morto che parla!

Le meditazioni sulla lettura che abbiamo fatto in questi (quasi) due anni di rubrica dedicata alla passione per i libri e all’amore per la lettura (che curiamo suUniversitinforma/MyCityPress) ci hanno spinte a dare un’occhio a quanto espresso sul tema dalle grandi penne della letteratura internazionale. E pescando qua e là, fra le pagine dei romanzi Continua

Una stanza tutta per sé…

Quando ero poco più che un’adolescente, era il 1996 e frequentavo il corso di Letteratura inglese alla facoltà di Lettere e filosofia di Catania, avevo un paio di jeans elasticizzati e strappati che avevo deciso di rendere una sorta di collazione ambulante di alcune frasi – per me particolarmente significative – colte qua e là lungo le mie letture. La prima frase ad essere vergata a mano su quel paio di pantaloni che volevano essere un po’ il racconto di me in quella fase della mia vita fu “Chiudete a chiave le vostre biblioteche, se volete. Ma non c’è cancello, né serratura, né chiavistello che voi possiate mettere alla libertà del mio pensiero”. Niente di più vero, direte voi… Ma dove vuoi arrivare?

Queste sono parole del pugno e della mente di Virginia Woolf che pescai proprio in uno fra i testi obbligatori per sostenere l’esame di Letteratura inglese (non so perché fosse obbligatorio, visto che in effetti non l’ho mai visto chiedere a nessuno): “Una stanza tutta per sé“. Continua

La libreria dei nuovi inizi

Questo romanzo avrebbe potuto essere un regalo del mio amico Edy (del quale vi ho parlato qualche post fa). Perché Edy è sempre andato a caccia (in quanto spacciatore di favole e fumetti) del libro perfetto non solo per me, ma anche per la fase specifica che mi trovavo ad attraversare. C’è stato il momento per la letteratura fantascientifica, la fase per suggerirmi autori che amava e che mi ha fatto amare e poi il tempo per dedicarsi alla ricerca dei libri al quadrato, visto che di una passione avevo fatto un lavoro…

E invece, non è stato un suo regalo, ma una casualità concretizzatasi una mattina di poco più di un anno fa in libreria. Continua

I codici del labirinto

Il libro di cui vi parlo oggi è riemerso durante il trasloco dei miei genitori (evidentemente mia mamma aveva pensato di potersene appropriare, ma si sbagliava!!!). E’ un libro che mi è stato regalato molto tempo fa dal sig. Vittorietti che di mestiere fa il promotore librario. Quando entrava nella mia libreria per lavoro, tutte le volte che poteva, mi portava un regalo una copia omaggio di un bestseller per adulti o qualcosa che doveva cominciare a promuovere e sul quale voleva un mio parere. “I codici del labirinto” di Kate Mosse (non la famosa modella – che si chiama Kate Moss – ma la giornalista, scrittrice e appassionata di Storia ed esoterismo) è arrivato sui miei scaffali personali in questo modo. Continua

La tredicesima storia

Questo romanzo mi è stato regalato da Edy, l’amico che negli anni ho soprannominato “spacciatore di favole e fumetti“. Una figura che non ha proprio nulla di inquietante, anzi vi dirò di più: se non avete un amico che nella vostra vita sappia ricoprire questo ruolo siete sfortunati e dovete subito correre ai ripari (ma non so se Edy presti servizio anche con gli sconosciuti… E’ il mio spacciatore personale). Già, perché per lui non si è trattato solo di mettermi a parte di quanto amava (o aveva amato) leggere, degli autori che porta nel cuore ogni giorno; lui ha fatto di più, è andato in cerca di libri che riteneva potessero essere perfetti per me e me ne ha fatto dono (si può desiderare di avere un amico migliore?). Continua

La biblioteca dei morti

I romanzi storici mi piacciono. Mi piace pensare ai misteri irrisolti, mi piace pensare che ci sono un sacco di storie del passando che varrebbe la pena scoprire. Poi certo, ci sono libri, come quello di oggi, che parlano di storie inventate, ma che fanno un tuffo nel passato in maniera così realistica che sembra quasi di avere nelle mani una storia vera.

La biblioteca dei morti di Glenn Cooper (edizioni Tea Libri ) è una storia ambientata un pò ai giorni nostri un pò in un passato passato. Continua

451 °F

i libriSono stata molto indecisa sul post di oggi. Ho rimuginato a lungo sulla questione…  Il fatto è che dal mio ultimo post, non ho fatto che ripensare a “Fahrenheit 451” di Ray Bradbury: l’ho ripreso dallo scaffale, riaperto, riletto, annusato a pieni polmoni, fino a sentire l’odore di quella carta un po’ invecchiata e ingiallita dal tempo e dalle tante letture saturare il mio olfatto.

In realtà però avevo previsto di scrivere un altro post oggi per invitare i lettori catanesi a una presentazione che terrò nel pomeriggio di lunedì alla libreria Cavallotto di Corso Sicilia. E alla fine sono giunta a una soluzione. Oggi un libro al “superquadrato”, lunedì rubo il post a Mariangela così metto a posto le cose e vi invito ufficialmente… ma voi potreste già segnare in agenda l’appuntamento in libreria. Continua

La storia infinita

Mariangela ha aperto un varco enorme sul mio bacino di letture per bambini e ragazzi. Sin da bambina, sono stata abituata a leggere molto. Mi piaceva sedermi sul divano accanto a mia mamma che leggeva con un libro sulle ginocchia… E questo anche prima di imparare a leggere. E da una passione, negli anni è nato un mestiere (e forse anche più di uno). Quando facevo la libraia (come ha sostenuto Pietrangelo Buttafuoco in una mia – abbastanza recente – intervista, “non si smette mai di essere librai” e, quindi, anche se non esercito più, continuo a esserlo) avevo stilato un elenco di “titoli indispensabili” nellabiblioteca dell’animadi ciascuno di noi. Libri, romanzi, albi illustrati… che – a mio avviso – devono far parte del percorso di educazione letteraria di ciascun giovane lettore. Fra questi, c’è “La storia infinita” di Michael Ende. Continua

Gioco metaletterario di un Traduttore su “N.d.T”

Ci sarebbero infiniti aggettivi (qualificativi) che ci permetterebbero di invogliarvi all’acquisto di questo romanzo: particolare, innovativo, divertente, irriverente. Ma quello che più frequentemente è tornata nei racconti-spiegazione-recensione-descrizione del romanzo in questione  (fatti a mia mamma, a Mariangela, agli amici…) è – senza dubbio – stato “GENIALE“. E questo per tanti, tantissimi motivi: a partire dall’idea alla base della narrazione, per finire con l’impostazione grafica del romanzo, passando per i mille e più “rimandi” e citazioni che trovano spazio all’interno del romanzo.

Vediamo di spiegare dentro cosa ci troviamo. Quando si apre “La vendetta del traduttore” di Brice Matthieussent ci immergiamo nelle note a piè pagina (quelle che si trovano al di sotto di una linea nera che divide il testo tradotto dalle N.d.T, ossia le note del traduttore). Continua

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