Ve l’ho mai detto che credo nei segni? Sì, ve l’ho detto un milione di volte. Ma in questo momento i segni sono molto confusi. Non lo so se sono confusi loro, ma io non riesco a dare loro un’unica interpretazione. Questa roba ha a che fare sempre con il fatto che mi sconvolgerà la vita e per il quale ho liberato il mio soggiorno da tutti i libri che erano ammassati contro la parete, fatta eccezione per l’installazione albero natalizio che avevo ricavato dai libri con le copertine spesse spesse, e che penso che ormai fa totalmente parte dell’arredamento. Comunque, tra questi segni, in particolare tra quelli negativi, c’è il fatto che un giorno (quello in cui dovevo cominciare ad attrezzarmi sul fatto sconvolgente) sono rimasta a piedi con la macchina, per la seconda volta, e dopo dieci giorni non ho ancora recuperato la mia bella pandina. Tra i fattori positivi c’è invece il ritrovamento dell’ultimo libro tra quelli che ho spostato.
Così oggi, tra le nostre segnalazioni quotidiane, entra di diritto Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Mark Haddon (Einaudi). Capirete perché solo strada facendo, ma questo non è importante 🙂
Christopher Boone, un quindicenne affetto dalla sindrome di Asperger, vive a Swindon dove ogni giorno si confronta con i suoi problemi comportamentali che creano delle vere e proprie barriere con il mondo che lo circonda, popolato da persone che non riescono a capirlo e che lui non sempre riesce ad avvicinare. Una mattina trova il cane della vicina, la signora Wellington, morto nel giardino della donna. Wellington non è morto di morte naturale, qualcuno gli ha piantato un forcone nel petto. Christopher a questo punto decide di dare il via ad un’indagine che lo porterà ad interrogare tutto il vicinato, vincendo il fatto di essere restio ad entrare in contatto con gli altri. Quello che fa Christopher lo annota su un quaderno che assume i contorni di un romanzo, fino a quando il padre non lo apre e si rende conto di quello che sta accadendo. Impaurito dalla svolta che questo potrebbe avere l’uomo sequestra il manoscritto al figlio che però non si dà per vinto e lo ritrova nell’armadio del padre accanto a delle lettere scritte di pungo da sua madre che lui ha sempre creduto morta.
l’indagine e dunque l’intera vicenda prenderà una piega che nessuno si era aspettato, ma quello che emerge è che Christopher, nonostante la sua sindrome, focalizzato su un obiettivo riesce a superare dei suoi limiti personali e a mettere in campo quelle attitudini per le quali è bravissimo. Eccelle nella matematica e nelle scienze logiche.
In questo libro si trattano con delicatezza diversi temi importanti. Quello del rapporto genitori figli, in particolare quello dei padri e dei loro figli, delle evoluzioni delle famiglie e della difficile situazione di chi deve approcciarsi con delle persone che sembrano chiuse al mondo, ma che invece vanno avvicinate nel modo giusto e che possono rivelare delle sorprese molto grandi.
(Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte/ Mark Haddon/ einaudi/ pp 247/ € 12,00)
Mari