Ci siamo oggi (alle 17:30, al Monastore, bookshop del Monastero dei Benedettini) è il giorno di una Matta presentazione…totalmente diversa dalle molte che abbiamo fatto fino ad adesso.
Non si tratta di un romanzo, non si tratta di una trilogia e neanche di un albo illustrato per bambini. Diciamo che in questa occasione, le Matte da Leggere, vestiranno un po’ di più i panni delle giornaliste e un po’ meno quelli delle appassionate di letture romantiche, gialle, thriller. Diciamo anche, però, che non poteva esserci occasione migliore per essere delle Matte da Leggere alla scoperta di Catania e dei piani di sviluppo che avrebbe potuto vivere: un modo per addentrarsi nelle vie, nella storia e nei monumenti cittadini, un modo per scoprire sempre di più i segreti della nostra città, un modo per scoprire la storia del luogo in cui viviamo che, abbiamo scoperto, non è discinta dall’evoluzione strutturale che ha fatto.
Tutto questo ha significato per noi la lettura di “Utopie per Catania. Alessandro Vucetich un ingegnere immigrato” di Rosangela Antonella Spina, pubblicato da Editoriale Agorà come primo volume della collana “I Libri del Monastero (di San Nicolò l’Arena in Catania)”. In realtà, questo libro M ed io avevamo cominciato a conoscerlo molto prima della sua effettiva data di pubblicazione, visto che il volume dà vita a una collana di pubblicazioni che consentiranno diversi approfondimenti “verticali” relativi al complesso architettonico del Monastero dei Benedettini, i cui servizi aggiuntivi – come sapete – sono gestiti dagli amici dell’Associazione Officine Culturali, con i quali abbiamo stretto un legame a doppio filo ormai da parecchio tempo.
Così, insieme a tutto il team di Officine e al geometra Antonino Leonardi («al quale – come afferma l’autrice del libro, l’architetto Rosangela Antonella Spina – può ascriversi una paternità di questo studio») abbiamo cominciato a scoprire aspetti ancora inediti di Catania, città che i suoi abitanti pensano di conoscere e che invece continua a mostrare inattese sfaccettature.
Il libro è il risultato di una lunga ricerca che ricostruisce – attraverso scritti originali dell’epoca, ritrovati su una bancarella dal geometra Leonardi… ma non solo – il “passaggio” in città (durato 5 anni) del biondo ingegnere bolognese Alessandro Vucetich, i suoi lavori e quelle che a tutti gli effetti possono essere considerate le sue Utopie per lo sviluppo di Catania.
Vucetich realizzò all’interno della chiesa di San Nicolò l’Arena una parte del Sacrario dei Caduti (1930), la palazzina su Largo dei Vespri ad angolo con via Renato Imbriani. Ma i suoi progetti “catanesi” sono molti e si mostrano nella loro originalità anche grazie all’appendice del volume, nel testo autografo di Vucetich “Le arterie sotterranee a sussidio della viabilità di Catania antica“: soluzioni urbanistiche azzardate e avveniristiche che mostrano Catania come il luogo perfetto dove sperimentare nuove soluzioni architettoniche.
Alla presentazione con noi Matte da Leggere, saranno presenti l’ingegnere Carmelo Russo, il geometra Antonino Leonardi e l’autrice Rosangela Spina oltre a tutto il team di Officine Culturali.
Vi aspettiamo!
ps: un catanese deve leggere questo libro e poi, dopo essere andato a vedere con i propri occhi la Palazzina Vucetich, dovrà immaginare tutte quelle cose che un uomo, che c’aveva visto lungo,aveva disegnato per risolvere problemi (il traffico, l’esigenza di via alternative, la necessità di quartieri popolari che servissero al meglio i suoi abitanti) che, cento anni fa, non erano ancora esplosi come oggi.
C & M