Oggi non avrei voluto scrivere un post, perché il mio umore è nero come la pece, sarà che è martedì mattina di una settimana in cui il martedì vale quanto il lunedì, solo che questa settimana (visto il ponte dell’Immacolata) vale quattro giorni lavorativi (per il mondo ma non per me) e non cinque come al solito.
Ma ieri sera un libro l’ho finito ed è uno di quei libri che tenevo sul comodino già da qualche tempo, mesi.
Angelo Orlando Meloni, uno scrittore siracusano, il suo Cosa Vuoi Fare da Grande (Del vecchio editore), scritto a quattro mani con Ivan Baio, ce lo aveva infatti mandato già qualche mese fa, ma, ormai lo sapete, siamo un po’ lente a leggere tutto quello che ci arriva. Ce l’abbiamo fatta, ce l’ho fatta :). Approfittando proprio di questo lungo fine settimana del quale mi sono lamentata solo qualche riga fa.
Guido Pennisi e Gianni Serra, sono due ragazzini strani come strani possono essere dei bambini che vivono le scuole elementari senza che degli adulti si curino di loro come dovrebbero. Hanno fatto amicizia nonostante, tra le mura di scuola, ricoprano due ruoli ben stereotipati e molti diversi, il primo è un bullo l’altro è un emarginato, di quelli che non si invitano alle feste di compleanno nemmeno per sogno. Frequentano entrambi la terza elementare della Attilio Regolo di Milano. Poi c’è l’ingegnere Volkan Kursat Bayraktar, un turco che ha inventato una macchina stranissima che è stata acquistata dal Ministero dell’istruzione con scopi, direi io, a dir poco delinquenziali.
Succede che nella giornata in cui quell’aggeggio dovrebbe proprio essere presentato al mondo e in particolare a chi frequenta la Attilio Regolo, Gemma Tuttacani, la preside, organizzi un grandiosissimo evento nella palestra della scuola. Ma le cose non andranno come previsto, perché lì dove dovrebbe regnare l’ordine e la compostezza per un’occasione da prima pagina dei giornali, è il caos totale. Forse proprio quel caos che una macchina come il futurometro potrebbe scatenare nelle famiglie se un aggeggio come questo funzionasse e dicesse ai genitori del futuro dei proprio figli.
Quella di Meloni e Baio è la descrizione di una società che va alla deriva, dove le persone contano pochissimo e dove la morale spesso viene messa da parte a discapito dei più deboli, dove nessuno vuole prendersi più le responsabilità anche e soprattutto nei confronti dei più piccoli che invece forse una speranza, a questa società, potrebbero darla. Nel racconto i personaggi a volte sono proprio assurdi, sembrano non avere capi o code per quanto sono strambi, esagerati fino all’inverosimile. I bambini sembrano proprio degli spettatori di tutto questo senza potere davvero influenzare quello che i grandi hanno già deciso per loro.
(Cosa vuoi fare da grande /Angelo Orlando Meloni-Ivan Baio/Del Vecchio Editore/ pp. 185/ euro 12,00)
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