Vi avverto prima: sarà un post molto molto lungo!!!
Ora possiamo cominciare 🙂
Qualche settimana fa, dalla libreria Vicolo Stretto di Catania, è arrivato l’invito a prendere parte ad un gruppo di lettura. Non poteva esserci proposta migliore per due motivi (il numero due deve essere il mio numero fortunato): in primo luogo perché avrei incontrato altri Matti da Leggere, in secondo luogo perché mi sarei messa alla prova con un libro misterioso e, come avrei scoperto dopo, ostico.
Il libro misterioso era, ovviamente, Storia del Denaro di Alan Pauls (Edizioni Sur).
Quando ho scoperto il titolo del libro mi sono presa due giorni prima di decidere se davvero avrei voluto leggere quello che mi veniva proposto, anche perché, ho scoperto su Internet, Storia del Denaro, è l’ultimo capitolo di un qualcosa che se non è una vera e propria trilogia, viene presentata come tale. Per di più una cosa che odio è leggere libri che altri hanno scelto per me, considerazione però inutile nel momento in cui si decide di partecipare ad un gruppo di lettura.
Il libro l’ho comprato e ho cominciato a leggerlo, ma non solo ci ho messo moltissimo tempo a finirlo, ho dovuto dare fondo alla mia pazienza per arrivare fino alla fine.
Mi sono chiesta più volte per quale motivo Angelica, la libraria, avesse scelto un libro così complicato, cosa che le ho subito chiesto quando finalmente giovedì scorso ci siamo incontrati: ancora adesso le sue motivazioni non mi appaiono chiare. 🙂
Partiamo dal libro. Paul racconta un’epoca di trasformazione che attraversa l’Argentina che comincia all’incirca negli anni ’70. Parlando della storia di una famiglia, descrive i problemi storici di un Paese affossato dalle crisi economiche. Il denaro, che si valuta continuamente, è il filo che collega tutto: le passioni, gli amori, gli affetti, i legami che si creano fra un figlio e suo padre e fra un figlio e la madre.
Il denaro sta alla base di ogni esperienza, che sia un viaggio con il padre, che sia un funerale di un uomo che sembra avere intimamente legato la sua fine alla moneta, che sia un amore, il denaro invade ogni aspetto della vita dei personaggi che ne sono praticamente ossessionati, ognuno a modo proprio.
Vi ho detto che è stato un libro difficile. La prima difficoltà è che l’autore nel suo flusso continuo probabilmente non ha preso respiro nello scrivere la sua storia e la stessa sensazione la trasmette al lettore che si trova davanti un testo indivisibile, un testo che va letto nel più breve tempo possibile (cosa che io non ho fatto) per evitare di dimenticare gli ultimi passaggi letti.
In realtà , dopo avere finito il libro, bisogna rimasticarlo un po’ per bene (e il gruppo di lettura è stato un toccasana) e riflettere sul vero significato di tutto questo affannarsi a cercare la chiave di volta per vivere bene. Perché i personaggi, così legati al denaro, in realtà sono a caccia di passioni vere, cercano in qualche modo di riconnettersi con il mondo e con i valori che avrebbero voluto nella loro vita.
Fin qui il libro. Veniamo adesso al gruppo di lettura.
Si terrà una volta al mese e il prossimo libro scelto è L’Eleganza del Riccio, che io non ho mai letto e dunque mi sembra perfetto.
Ci siamo ritrovati in nove, tutti con la voglia di raccontare le proprie esperienze letterarie, tutti con la voglia di sentire quelle degli altri.
Io non vedo l’ora che sia già novembre ( il gruppo si incontra una volta al mese), intanto posso dirvi che al lato negativo (per me) di dovere leggere quello che altri hanno scelto ( e ci sono libri nella lista da cui pescheremo che mi fanno rabbrividire al solo pensiero ) è tutto davvero interessante. Ognuno ha un suo trascorso, nessuno legge le stesse cose che leggono gli altri: c’è quella a cui piacciono i fantasy, quella che legge letteratura orientale, qualcuno che parla di cose dai nomi irripetibili, la ragazza che propone i graphic novel e quella che è appassionata di letteratura che ha a che fare con misticismo. Io, molto banalmente, come proposta personale ci ho messo dentro la storia del fachiro, sono un’onnivora e voi lo sapete e tutto sommato un po’ di leggerezza non fa male a nessuno 🙂
(Storia del Denaro/Alan Pauls/ Sur/ € 15,00/ pp 240)
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