Era un’estate bollente quella in cui ho letto questo romanzo. Mia mamma non mi faceva uscire a giocare con la bicicletta, né scendere in spiaggia prima delle 17… Credo che sia stata l’estate in cui ho divorato il maggior numero di romanzi possibili (quello in cui ho scoperto L’enigma di Domizia) ma anche quella in cui ho anche cominciato a leggere fuori dal ring della letteratura per ragazzi, perché finiti i titoli che avevo portato con me (fra cui anche Labyrinth, a presto altro nostalgic reader) non avevo altre opzioni che pescare nella collezione di Gialli Mondadori di mio nonno Saro… Ed è stato così che ho scoperto Agatha Christie con E poi non rimase nessuno (che non è taggato come #nostalgicreader, ma – a pensarci bene – avrebbe potuto)… Un incontro che poi mi portò all’acquisto coatto di Istantanea di un delitto (un altro dei miei nostalgic reader targati 2015).
Veniamo al libro di oggi: Il segreto di Tutankhamon: il misterioso e affascinante mondo dei faraoni rivissuto in una moderna avventura di Lia Pierotti Cei. Mia mamma lo aveva assegnato come lettura estiva ai suoi alunni e, avendolo trovato molto avvincente, me lo aveva consigliato. Anche mio fratello aveva deciso di leggerlo, dopo aver finito le letture estive che gli avevano assegnato a scuola e ne era rimasto avvinto… Così, anche io, in quell’estate sul mare di Nizza di Sicilia, ho aperto quel libro e non ho più potuto chiuderlo finché non l’ho finito.
Il libro è un’avventura appassionante, una lettura perfetta soprattutto per una ragazzina innamorata dell’Antico Egitto (ma chi non lo è intorno agli 8 anni?).
Il romanzo racconta la storia di un gruppo di adolescenti con una smisurata passione per la storia egiziana. Le piramidi e la polvere dei secoli fanno da sfondo all’appassionante impresa di questi ragazzi che imparano a decifrare i geroglifici e si perdono nella fascinosa ricerca del mistero del faraone adolescente di nome Tutankhamon, misteriosamente cancellato dalla storia egiziana.
Labirinti, un sarcofago vuoto e tanti, tantissimi misteri da risolvere. Che sorpresa attende i ragazzi all’apertura della tomba del faraone bambino? Cos’è quella voce misteriosa che perseguita i giovani esploratori? Che segreto nascondono quei giganteschi blocchi di pietra trascinati dalla forza degli uomini? Quale il messaggio inciso sulle tavolette?
In realtà, ma questo l’ho scoperto molto tempo dopo, la storia è in parte ispirata all’avventura reale di Howard Carter l’archeologo che scoprì la tomba di Tutankhamon, nel 1922.
Cercando la copertina a corredo di questo post, mi sono resa conto che il libro è fuori catalogo… Ed è un peccato, perché fatta eccezione per la mezza giornata in cui è dovuto restare appeso ad asciugare (a seguito di un piccolo incidente notturno con un gigantesco bicchiere d’acqua coinvolto e il risultato di un libro un po’ “arrappatello” – vale a dire grinzosetto – dopo l’inzuppamento e le conseguenti 3 ore al sole), davvero è stata una lettura da togliere il fiato. Talmente tanto che sono stupita di non ricordare nei dettagli la storia… E così, ho deciso di andarlo a ripescare (e miracolosamente, sebbene viva ancora nel caos, so perfettamente dove è stato conservato). Forse la mia passione per l’archeologia è ancora viva 🙂
Per piacere, ripubblicatelo! 😀
C
(Il segreto di Tutankhamon di Lia Pierotti Cei, Fabbri, pagg. 158)