Spendo soldi in libri, in viaggi, per Newton, per mangiare, per andare da qualche parte con gli amici e poca altra roba. Spendo pochissimi soldi per vestirmi. Questo vuol dire che, per esempio, ho alcune paia di jeans che rattoppo da anni, per il semplice fatto che mi piacciono così tanto che non li cambierei con un paio nuovo, ma anche perché mi secco, e molto, ad infilarmi in un negozio per cominciare a provarmi qualcosa. Mi annoierei dopo qualche minuto. Eppure Rebecca Bloomwood e la sua follia mi hanno sempre fatto molta simpatia, quasi al limite del compatimento a volte però.
Quest’anno Sophie Kinsella ci ha “regalato”, un altro capitolo (l’ottavo) del fenomeno letterario I love shopping, mandando Becky addirittura a Las Vegas (Mondadori), in un vero e proprio viaggio di quelli che a tutti piacerebbe fare per passare attraverso luoghi americani che abbiamo sempre solo visto in cartolina. In realtà Becky vive a Los Angeles con suo marito, quel figo di Luke (che nessuno di noi ha ancora capito come faccia a sopportarla), e la piccola Minnie. Ad un certo punto in America, dall’Inghilterra arrivano i suoi genitori, Suze e suo marito Tarquin, ma anche la vicina di casa Janice. Tutto sembra perfetto, fino a quando il padre di Becky scompare e con lui si perdono anche le tracce di Tarquin. Bisogna trovarli e per questo tutti salgono a bordo di un camper alla volta di Las Vegas. Nel frattempo la compagnia si è anche allargata, con alcuni elementi che non sono esattamente tra quelli necessari a fare un viaggio in tutta tranquillità. Rebecca passa quindi dalle strade di Hollywood, quelle per le quali era letteralmente esplosa di gioia, alle ristrettezze di una casa viaggiante che per giunta deve dividere con diverse altre persone.
Come ho detto qualche riga fa, questo è l’ottavo capito sulla shoccata dello shopping e già qualche puntata fa io mi ero stancata. C’è da dire che la curiosità è sempre forte, perché Becky ne ha fatte così tante nelle sue avventure che la domanda che ci pone è sempre “potrà peggiorare ancora?”. Ebbene, la risposta è sempre la stessa: sì!
Come tutti i libri della Kinsella la lettura è facilissima e si arriva fino alla fine velocemente, ma come era successo qualche libro fa, la trama non è certamente delle migliori. Sarà perché ormai ci aspettiamo tutti da Becky e niente ci sorprende.
Non temete, c’è spazio ancora per una nuova storia dedicata a Rebecca Bloomwood. Il finale, che non dico, lascia presagire il meglio…o il peggio, dipende dai punti di vista.