Mari ed io ci siamo rese conto che le nostre letture ogni tanto si sovrappongono, ma in tempi così diversi che ci capita di recensire entrambe lo stesso romanzo (magari a distanza di anni). Così abbiamo preso la buona abitudine di controllare se sul blog sono già presenti i titoli che abbiamo in lettura o che abbiamo appena finito di leggere, in modo da non creare doppioni. Così, mentre qualche giorno fa riprendevo fra le mani un romanzo che da adolescente ho amato oltre ogni misura, prima di decidermi a scrivere questo post, ho fatto un rapido controllo e (forse) potrete immagina quanto lieta è stata la sorpresa di non trovare la recensione del #nostalgicreader di oggi: Jack frusciante è uscito dal gruppo di Enrico Brizzi.
Come dicevo, questo romanzo (insieme a Due di due di Andrea De Carlo) ha segnato profondamente la mia adolescenza. L’ho letto e riletto decine e decine di volte, e dopo aver scoperto questo autore non ho mai smesso di comprare tutti i suoi romanzi (anche se qualcuno di questi, come per esempio Elogio di Oscar Firmian e del suo impeccabile stile – a dire la verità – non li ho ancora letti).
Il romanzo è ambientato a Bologna, nel 1992. Il protagonista è un ragazzo di nome Alex che decide di “uscire dal gruppo”, di uscire dagli schemi in cui si sente ingabbiato… In una sola parola di crescere. E cresce abbandonando il “vecchio Alex”, ordinato, meticoloso, coscienzioso, diligente diventando un piccolo anarchico della borghesia di cui è figlio. In sella alla sua inseparabile bicicletta, Alex pedala in collina ascoltando i Sex Pistols, i Red Hot Chili Peppers e nel frattempo riflette sul suo amore per Adelaide (Aidi), sulla sofferenza che prova per la perdita dell’amico Martino.
Lei, Aidi, è una ragazzi di origini siciliane che riesce a guardare “dentro” Alex, abbattendo quella corazza che si è costruito quando ha deciso di “saltare fuori dal cerchio che gli hanno disegnato intorno”. Fra i due è subito amore, anche se il loro rapporto si assesterà al livello di una profonda amicizia, tormentata da entrambi i lati visto che Aidi non si pronuncia sulla loro relazione solo perché avendo in programma di partire per l’America per un scambio culturale che durerà un anno.
La vicenda dell’amico Martino, suicida per la vergogna di essere stato trovato in possesso di droga, farà riflettere a lungo Alex sui vari modi per compiere il “salto fuori dal cerchio” sulla necessità di abbandonare ogni conformismo… Ma al di là di ogni riflessione l’evento avvicinerà ancora di più Aidi e Alex che andranno incontro al loro destino, pagina dopo pagina sempre un po’ più adulti.
Il titolo fa riferimento a un fatto realmente accaduto nel 1992, quando John Frusciante, l’allora chitarrista dei Red Hot Chili Peppers, lasciò inaspettatamente la band durante la tournée che li vedeva all’apice del successo e della popolarità… Ma ovviamente la questione dell’affermazione della propria volontà e personalità fa da calco al “salto fuori dal cerchio” di Alex.
Se non lo avete mai letto, fatelo… Anche perché questo romanzo d’esordio di Enrico Brizzi, oltre ad aver segnato un’intera generazione è diventato un piccolo classico contemporaneo e un imperdibile romanzo di formazione che racconta gli smarrimenti e gli ardori dei diciotto anni, senza filtri e senza paure, con intensità e leggerezza, mescolando la dolcezza alla rabbia e venandole di un’ironia sottile e al tempo stesso feroce.
Carla
(Jack frusciante è uscito dal gruppo di Enrico Brizzi, Mondadori, pag. 153, euro 12)