Noi Matte non sappiamo a quale categoria apparteniate. Io, C, mi definisco una “cartacea“; M, invece, è una “mista” che non disdegna il digitale, ma ama profondamente la carta.
Di cosa parliamo? Di come ci piace leggere. In fatto di gusti, ormai lo avrete capito, entrambe le Matte sono lettrice onnivore, ma io leggo esclusivamente su carta. Non possiedo nessun e-book reader (il mio smarphone me lo consentirebbe… Io proprio non riesco ad utilizzarlo) anche se una volta ho meditato di fare questa spesa. Già, perché la comodità di un lettore di ebook (di qualsivoglia tipologia) è indiscutibile: è possibile portarsi dietro un’intera biblioteca (o quasi) con un peso davvero minimo in borsa.
Ho meditato l’acquisto poco prima di un lungo viaggio. Guardavo con preoccupazione l’alta pila di guide turistiche che avevo acquistato (ma anche quella dei romanzi che avevo deciso di leggere durante gli interminabili voli) e cercavo di decidere quali lasciare a casa per evitare di essere troppo carica fin dalla partenza. Ma non ho saputo rinunciare a niente: impostazioni differenti, alcune più antropologiche, altre più grafiche e di immediata consultazione. Ecco, se avessi avuto l’ebook reader sarebbe stato molto più semplice “comprimere” la mia biblioteca da viaggio.
I dati di vendita – almeno per questo segmento editoriale – sono in crescita: rispetto al 2010 c’è un +74% sul fatturato e non solo; fino al dicembre 2011 i titoli disponibili erano 19.884, a giugno 2012 erano già 31.615 (con un a crescita percentuale pari al 59%), mentre a settembre 2012 il numero di titoli disponibili in formato elettronico è salito a 37.662. Cresce la disponibilità e le vendite accelerano, sebbene si parli ancora di un mercato allo stato embrionale (la vendita degli e-book rappresenta lo 0,87% dei canali trade, ossia librerie, grande distribuzione organizzata e librerie online) e nel frattempo, il prezzo medio scende. Segno, questo che fra i lettori rimasti (al -3,7% del 2011, nel 2012 si è calcolata un’ulteriore flessione del 8,7%), in molti hanno deciso di convertirsi (anche se non integralmente) al formato elettronico.
Lo studio “Dentro all’ebook” realizzato dall’Aie (Associazione italiana editori) nell’ambito della rassegna “Più libri, più liberi”, mostra e definisce lo scenario in cui si muove il lettore digitale ed offre cifre concrete su cui discutere. E mentre scopriamo che il lettore digitale è molto “webbizzato” (ossia si informa online, segue blog letterari, consulta recensioni online e acquista libri in rete, al contrario del nostalgico amante della carta che è decisamente meno geek), apprendiamo anche che l’Aie per stimolare la ripartenza delle case editrici, rimettendo in moto il mondo della lettura, ha chiesto che l’Iva sugli e-book venga abbassata dal 21% al 4% (come per gli spartiti musicali… Sui libri di carta l’Iva è assolta dall’editore).
Da alcuni sondaggi, inoltre, apprendiamo che circa il 39% degli italiani crede che entro un anno le vendite di ebook vivranno un momento roseo raggiungendo la quota 10% dell’intero comparto editoriale… E a giudicare da come si stanno comportando i big dell’editoria (che continuano ad allargare il proprio mercato, incontrando sempre nuovi rivali e competitor) l’ipotesi in questione non sembra essere poi così distante dalla realtà.
Torniamo sui dati dell’Aie. Il 3% degli italiani legge in formato digitale: una percentuale che in Spagna è già arrivata al 7%, mentre negli Stati Uniti ha sfiorato il 21%; ma il dato non deve stupire particolarmente visto che una recente indagine sui maggiorenni statunitensi ha segnalato che la stragrande maggioranza di questi legge quasi esclusivamente in mobilità e quindi non solo su eBook reader, ma anche su tablet e smartphone. Certo, che i lettori digitali in Italia siano solo il 3% può sembrare decisamente un dato al di sotto di ogni aspettativa… Ma, se si confrontano i dati Aie 2012 con quelli Aie 2011, considerando che il nostro punto di partenza era uno striminzitissimo 0,1% dell’intero mercato mondiale (quando Amazon non era ancora sbarcato in Italia) e che adesso siamo all’1% del mercato editoriale… Il fattore moltiplicante non è stato affatto indifferente.
Al di là di ogni aspettativa o sondaggio, comunque, emerge con chiarezza che nessun lettore ipotizza il flop dell’ebook, anzi. La maggioranza assoluta degli italiani è convinta che il segmento si accrescerà sempre più divenendo una reale alternativa al libro cartaceo, ma non potrà mai essere il suo killer.
Ed io dico “Evviva”!
C