Ci sono libri che scopri e libri che ti vengono proposti. Chi manda le onde di Fabio Genovesi (Mondadori), l’ho prima scoperto e poi me lo hanno proposto. Alchimia perfetta per un libro con dei personaggi che mi hanno fatto sorridere, intristire, riflettere, e che certamente non dimenticherò molto presto!
Partiamo dalla fine, per una volta, con un invito. Grazie ad Angelica e Maria Carmela di Vicolo Stretto infatti, sabato sera (18 aprile 2015), alle 20.00 sarò insieme all’autore a parlare del libro. Io non vedo l’ora.
La scoperta di questo libro è avvenuta su Twitter qualche tempo fa. Ho annotato il nome sulla mia Matta Agenda e l’ho messo in cima alla lista dei libri da leggere. Poi Angelica mi ha scritto e l’onda è partita:
A: Tesoro buondì, volevo proporti di accompagnare un autore giorno 18 aprile, ti va?
M: uh wow di chi si tratta?
A: Fabio Genovesi
M: Ma è il libro con il pulmino sulla copertina?
A: Sì Sì.
M: Certo che ti dico sì!
E le ho detto di sì.
Di li a qualche giorno il libro, con il pulmino fantastico sulla copertina, me lo sono andato a prendere e ho cominciato a leggerlo (imparando anche il titolo, lo ammetto :)).
Luna è una bambina albina che, anche se non dovrebbe stare al sole, non può fare a meno di uscire all’aperto per ricongiungersi con il mare che con le sue onde ogni giorno ha un regalo per lei. Luca è suo fratello: bellissimo, bravo in tutto, lui le onde le solca con il suo surf e il mare diventa la sua casa. Serena è la loro mamma, una donna che nella sua vita di onde ne ha incontrate tante, grandi e piccole, dolci e aggressive e che questi figli li ha cresciuti da sola cercando di proteggerli sempre. E poi, attorno a loro ci sono dei personaggi, per i quali da soli servirebbe un altro libro. Sandro, insegnante precario che vive con i suoi genitori, amico di Rambo e Marino che dei lavori ce li hanno, ma li portano avanti con qualche difficoltà, soprattutto personale. Zot invece è un bambino che, più che misterioso (come si legge nella seconda di copertina), definirei alternativo; arrivato in Italia da Chernobyl parla come un anziano, è vittima dei bulli e con i russi, in qualche modo, ha a che fare grazie al suo amico Ferro che una volta faceva il bagnino a Forte dei Marmi e oggi ha un’unica missione: difendere le spiagge della Versilia dall’assalto dei russi che comprano tutto senza farsi problemi di soldi.
Fabio Genovesi, ci consegna una storia che sono tante storie, e ne cambia il registro periodicamente, con la meraviglia del lettore, che si sente guidato tra le vite di questi personaggi un po’ strambi e lo fa con la sua scrittura che tiene il ritmo di tutto. Usa la prima persona per Luna, la seconda per raccontare di Serena, e la terza per tutti gli altri, ma non si tratta certamente di una scelta che mette questi in secondo piano. Luna l’ho adorata fin dalla prima pagina, quando Genovesi la fa parlare usa le parole e i tempi che avrebbe usato una bambina, solo che poi quando la piccola è “vittima” di eventi che cambiano la vita sua e di chi vive attorno a lei, la sua crescita interiore è evidente in quello che pensa e dice sulle pagine del libro.
Il libro è brillante, i passaggi sono divertenti, soprattutto in alcune parti, ma la storia è anche strappalacrime e commovente…come la vita. Sono tante onde che portano messaggi e che travolgono, nel bene e nel male, quello che incontrano.
Il profumo del mare io l’ho sentito. Mi è familiare pensare di potere passare parte della giornata su una spiaggia e godere dei rumori, degli odori e dei colori di quello che è vita e morte, che va vissuto sempre con estremo rispetto. Quanto ci condiziona la vita il mare?
Un consiglio quando leggete. Non dimenticate mai i titoli dei capitoli. Non sono messi lì per caso.
Fabio Genovesi con Chi manda le onde è uno dei dodici semifinalisti della 69esima edizione del Premio Strega 2015.
A Sabato.
(Chi Manda le Onde/Fabio Genovesi/ Mondadori/ pp 396/ € 19,00)
Mari