Avete mai sognato d’avere un giardino segreto? Io sì… Forse anche perché un giardino vero e proprio non l’ho mai avuto, giocavo in un grande cortile con aiuole verdeggianti, ma un giardino – nel senso stretto del termine – a casa mia non c’era.
E il desiderio è cresciuto a dismisura, quando mi trovavo – bimbetta di poco più di 8 anni – a leggere Il Giardino segreto di Frances Hodgson Burnett… Di base un romanzo di formazione (dei due ragazzi protagonisti, Mary e Colin), ma molto, davvero molto di più, per chiunque si sia immerso nelle sue pagine. Per me, questo ha comportato non aver mai visto gli adattamenti cinematografici di questo romanzo, perché la passione che nutro per questa storia è tale e tanta che – oggi – temo possa essere guastata da una cattiva realizzazione/trasposizione cinematografica. (Certo, il dubbio, però mi è rimasto…)
Sinteticamente il romanzo racconta la storia di Mary, figlia di due aristocratici inglesi che non le hanno mai dimostrato nessun particolare affetto. Mary è nata e cresciuta in India (il libro è stato pubblicato nel 1910, nel pieno del dominio imperiale del Regno Unito sull’India) e dopo la perdita di entrambi i genitori viene affidata a uno zio vedovo che vive nello Yorkshire in una casa guidata dalla signora Medlock (la governante), a causa della continua assenza del suo proprietario.
C’è un mistero che avvolge la morte della signora Craven, moglie dello zio. Mary ne viene a conoscenza grazie all’amicizia che la lega a Martha, la giovane cameriera che sembra l’unica persona capace di rivolgere un po’ d’affetto alla piccola Mary. Il mistero in questione è legato a un giardino che, dal momento della morte della donna, lo zio di Mary ha chiuso a chiave per impedire che chiunque vi entri. La zia di Mary, infatti, è morta a seguito di una caduta dall’altalena che aveva voluto essere realizzata proprio in questo fazzoletto di giardino dove amava coltivare le rose.
Mary si mette alla ricerca della chiave che suo zio Archibald ha seppellito dopo aver chiuso le cancellate del giardino, come pure l’ingresso del giardino stesso che un giorno troverà nascosto da un muro di edera. Ma c’è un altro mistero che Mary vuole scoprire… ed è legato al pianto misterioso che quasi ogni notte sente in casa, ma sul quale nessuno sembra volerle dare risposta.
Mi fermo qua. Perché – se non lo avete mai letto – non voglio rovinarvi nient’altro. Ma diciamo che gli ingredienti della letteratura inglese di fine Ottocento che mi piace tanto ci sono tutti: la brughiera, le antiche ville inglesi stagliate contro il cielo plumbeo, i labirinti di siepi, i pianti soffocati nella notte (come in Jane Eyre), la scoperta, il coraggio, gli eroi. Quindi se vi piacciono queste atmosfere, non lasciatevi frenare dal fatto che il libro sia oggi destinato a un pubblico di bambini e ragazzi… E se avete figli, proponete loro la lettura di questo romanzo.
Qualche curiosità, però, è d’obbligo. Per esempio, vi potrebbe interessare sapere che l’autrice era appassionata di giardinaggio e la considerava un’attività ad alto contenuto pedagogico, per non dire in alcuni casi – come nel romanzo? – terapeutica.
Un libro sull’amicizia e sul potere di questa. Un libro che insegna l’importanza di avere un cantuccio segreto a tutti, dove potersi rifugiare quando tutto sembra andare storto. Io non avendo un giardino segreto, avevo adattato la mia casetta di legno a questo ruolo. Anche quando ero piuttosto grandina, mi rifugiavo in questa casa-gioco che mio papà aveva disegnato e realizzato per mio fratello quando era piccino (e che poi era divenuta mia e poi ancora di mia sorella). In questa casa bianca dal tetto rosso, con la porticina, la finestrella e il garage (per la macchina a pedali) verdi, mi rinchiudevo quando non avevo voglia di vedere nessuno… A parte mia sorella che prima o poi si imbucava nel mio rifugio (che evidentemente tanto segreto non era).
Ora che ci penso, nella mia nuova casa, non ho ancora scelto il mio nuovo “giardino segreto”… Chissà quale posto avrà l’onore di essere eletto a tale ruolo. E chissà quale sarà il giardino segreto di Bubù 🙂
C
(Il giardino segreto di Frances Hodgson Brunette, Einaudi, pag. 275, euro 9.90)