Probabilmente oggi vi sareste aspettati il post sul libro di cui avrei già votato parlarvi mercoledì scorso, ma è da diverso tempo che non scrivo un post per la sezione gravidanza… e così ho cambiato programma e ho deciso di raccontarvi di Il mio bambino non mi mangia. Consigli per prevenire e risolvere il problema di Carlos González.
Qualche tempo fa, più o meno quando ho cominciato lo svezzamento di Bubù, mi sono trovata in grande difficoltà. Il cucciolo, infatti, non voleva saperne di mangiare le pappine che tanto amorevolmente gli preparavo. Acqua di cottura delle verdure e poi farine (di masi e tapioca, semolino di grano duro, riso) con l’omogenizzato. Il momento della pappa era una vera tragedia io mi ritrovavo impiastricciata fino alle orecchie, mi sentivo profondamente frustrata e il bambino piangeva come un disperato. Dall’altra parte, però, dimostrava una grande curiosità nei confronti del cibo che noi avevamo nei piatti… Così, mentre facevo ricerche su internet per decidere quali libri avrebbero potuto aiutarmi ho cominciato ad affidarmi all’autosvezzamento. E ha funzionato. Nel frattempo, Il mio bambino non mi mangia è arrivato per posta e già solo la quarta di copertina lo rendeva perfetto per me: «La madre si prepara a dare da mangiare a suo figlio mentre lo distrae con un giocattolo. Lei prende un cucchiaio e lui, subito, predispone il suo piano strategico contro l’eccesso di cibo: la prima linea di difesa consiste nel chiudere la bocca e girare la testa. La madre preoccupata insiste con il cucchiaino. Il bambino si ritira allora nella seconda trincea: apre la bocca e lascia che gli mettano qualsiasi cosa, però non la inghiotte. I liquidi e i passati gocciolano spettacolarmente attraverso la fessura della sia bocca e la carne si trasforma in un’immensa palla». Ecco, l’unica differenza consiste nel fatto che con la bocca tutta piena, Bubù cominciava a fare le pernacchie, sputazzando tutto a destra e a manca.
In realtà, il libro, non è dedicato esclusivamente alla questione dello svezzamento (sebbene enumeri luoghi comuni e falsi miti a riguardo). Questo all’inizio per me si era costituito come un problema: cercavo qualcosa che mi aiutasse nell’immediato a risolvere il problema e mi offrisse un approccio alternativo per cominciare lo svezzamento del cucciolo. In realtà, però, lo sguardo ampio che Carlos González insegna molto di più e garantisce di acquisire il pensiero laterale.
Il bambino sa perfettamente ciò di ciò ha bisogno. E’ questa la logica di partenza di tutto il libro e questo motto diventa un sistema e una mentalità da applicare nei diversi momenti della vita del bambino. Il tutto con le debite differenze fra i bambini che arrivano allo svezzamento dall’allattamento naturale o artificiale… E poi si va più avanti nel tempo quando l’inappetenza del bambino diventa un problema di equilibrio tra quello che un bambino mangia e quello che, invece, dovrebbe mangiare secondo la madre… Ma anche quando si può cominciare a parlare di rispetto delle preferenze del cucciolo. In più ci sono esperimenti, il calendario dell’alimentazione e le risposte ai dubbi frequenti… E soprattutto c’è quello che non si deve fare all’ora dei pasti.
Carla Panza
(Il mio bambino non mi mangia. Consigli per prevenire e risolvere il problema di Carlos González, Bonomi editore, pag.221, euro 13.90)