Primo romanzo di Isabel Allende (e considerato come il terzo volume di un’ideale trilogia formata da altri due romanzi, scritti però successivamente “La figlia della fortuna” e “Ritratto in seppia”), “La casa degli spiriti” ha avuto e continua ad avere un successo tale da essere diventato anche un film con un cast d’eccezione (Meryl Streep, Winona Rider, Glenn Close, Antonio Banderas…).
La trama non è semplice, ma può essere sintetizzata come una saga familiare che racconta tre generazioni (nel film, viene raccontata la storia solo di due).
E’ la storia di Esteban Trueba, di sua moglie Clara dotata del dono della chiaroveggenza e sospesa fra la realtà e la comprensione del parallelo mondo di spiriti. Il romanzo, in realtà inizia con la proposta di fidanzamento non a Clara, ma alla sua sorella maggiore, bella ed eterea, Rosa del Valle; quando Esteban la chiede in sposa non ha ancora raggiunto il successo, quindi per garantire alla futura moglie e alla sua famiglia un sereno e radioso futuro, egli decide di lavorare duramente per accumulare la ricchezza necessaria per prenderla in sposa. Purtroppo, durante questo periodo, Rosa muore avvelenata accidentalmente dagli avversari politici del padre. Dopo un lungo periodo di solitudine nella tenuta “Le Tre Marie“, riportata all’antico splendore, Esteban si impone come uno dei proprietari agricoli più importanti e spietati della zona e decide che è giunto il momento di prendere moglie. Chiede così la mano di Clara che, accettando la proposta, rompe il silenzio del suo mutismo volontario successivo alla morte della sorella Rosa.
Alla storia di Esteban e Clara si intreccia indissolubilmente anche quella di Férula, sorella di Esteban, che egli porta con sé a “Le Tre Marie”. Fra Clara e Férula nasce una profonda amicizia, ma Esteban è ossessionato da questa relazione e caccia di casa la propria sorella che morirà sola, emarginata e povera.
Man mano che si procede nella narrazione, l’asse dei personaggi si concentra sempre più sulla seconda generazione. E cioè sulla storia di Blanca, figlia di Esteban e Clara Trueba, che sfiderà l’autorità del padre innamorandosi del ribelle Pedro Terzo García dal quale sin da bambina era stata inseparabile.
Nel frattempo Esteban Trueba si è dato alla politica, schierandosi con la destra, ma quella che doveva essere una vittoria certa si trasforma in una clamorosa sconfitta. Una crisi economica generale dilaga per il paese. E dopo la vittoria della sinistra, i conservatori – alleandosi con i militari – preparano il golpe per rovesciare i nuovi governanti…
Quello che manca nel film (comunque meraviglioso) è, invece, la storia di Alba, figlia dell’unione fra Pedro e Blanca, che avrà il destino (simile a quello della madre) di innamorarsi del rivoluzionario Miguel. Sullo sfondo di tutto il romanzo, ma ancora di più dietro la storia di Alba, ci sono gli anni del colpo di stato in Cile, che il romanzo cela dietro una facciata di finzione. Ne emergono tre meravigliose figure femminili, eroiche in tre maniere diverse e la storia di un popolo che viene raccontato attraverso il dolore, le passioni, il male, l’amore, la dittatura.
(La casa degli spiriti di Isabelle Allende, Feltrinelli, pagg. 368, euro 8)
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