Ritorna il martedì dei Matti per le Matte e ritorna con una Matta doc, Sandy Sciuto, una nostra lettrice affezionata che ha voluto condivide con noi l’ultimo libro letto ovvero “L’estate fredda” di Gianrico Carofiglio. Non ci resta che tuffarci nella lettura!
Non ho avuto dubbi quando, tra le novità del 2017, la libreria digitale proponeva l’ultimo libro di Gianrico Carofiglio. L’ho subito comprato e divorato perché, fin dalla sua prima pubblicazione, Carofiglio non mi ha mai deluso, entrando nella mia personale classifica degli scrittori amati.
L’ultima fatica letteraria dello scrittore è “L’estate fredda”, pubblicato da Einaudi, collana stile libero Big in cui Carofiglio racconta un fatto delittuoso dal punto di vista di coloro che si occupano delle indagini giudiziarie. Il protagonista, infatti, è il maresciallo Pietro Fenoglio che, nell’esercizio delle sue funzioni, ha il compito di scoprire chi ha sequestrato il figlio del Boss Grimaldi, fatto ritrovare morto successivamente. L’intreccio è arricchito dalla combinazione di fatti inventati con fatti accaduti realmente quali gli attentati a Falcone e Borsellino. La storia, infatti, è ambientata a Bari negli anni ’90. La vicenda, in un primo momento, appare facilmente risolvibile, ma tutto viene ribaltato quando Lopez, capo dell’associazione criminale contrapposta a quella del Grimaldi, decide di collaborare con la giustizia, temendo per la sua incolumità in quanto sospettato per il sequestro e l’omicidio del figlio del boss. Durante i vari interrogatori, Lopez inizia a raccontare al Pubblico Ministero e alle forze dell’ordine presenti, compreso il Maresciallo Fenoglio, tutti i delitti commessi e tutte le attività illecite a cui aveva partecipato. Circa i fatti relativi al sequestro del figlio del Boss Grimaldi, Lopez si professa disinteressato ed estraneo.
Questa inaspettata rivelazione del Lopez, divenuto collaboratore per salvaguardare sé stesso e la sua famiglia, riapre scenari non sondati, dà vita all’operazione “estate fredda” con la quale anche il Boss Grimaldi viene sottoposto alla misura cautelare della detenzione in carcere e frastorna il maresciallo Fenoglio circa la prosecuzione delle indagini. L’aiuto di Pellecchia (suo collega) però, sarà indispensabile per arrivare al movente e ai colpevoli, sorprendendo incredibilmente.
Carofiglio si rivela uno scrittore sopraffino, capace di raccontare vicende giudiziarie con armonia e dimestichezza. Una storia fatta di mafia, di vite che si mischiano e di atroci delitti con un risvolto disarmante. Una narrazione scorrevole che non lascia spazio all’improvvisazione e rende il lettore curioso e impaziente di arrivare alla fine.
La costruzione della personalità del maresciallo Fenoglio, diviso tra la vita lavorativa e il periodo burrascoso con la sua Serena, e il rapporto instaurato con Pellecchia, prima solo un collega da evitare, dopo una risorsa e un probabile amico, confermano la bravura di Carofiglio. Qualora ce ne fosse ancora bisogno, Gianrico Carofiglio convince e dimostra che uno scrittore è tale quando le storie che racconta riescono a possedere il lettore e ad appassionarlo.
(Gianrico Carofiglio/ L’estate fredda/ Einaudi/ euro 18,50/ pp. 352 )
Sandy Sciuto