Normalmente noi matte non ci occupiamo di poesia. E questo lo sapete. In rari casi, però, a me non dispiace dedicarmi alla lettura di componimenti poetici. Sarà la mia formazione letteraria, sarà la passione per la poesia moderna e contemporanea. Vero è anche che di norma, non mi piace recensire la poesia che – necessariamente, e forse proprio a causa della mia formazione letteraria – richiede l’uso di troppe categorie e sovrastrutture. E – almeno da leggere su internet – questo genere di recensioni, secondo me sono davvero noiose. Anzi, spesso penso che se una poesia ha bisogno di essere spiegata… vuol dire che non ha saputo fare il suo lavoro e cioè parlare al cuore di chi la legge: le poesie non vanno spiegate, vanno sentite. Per questo, oggi, voglio consigliarvi un libro di poesia: “Poesie di ghiaccio” di Vivian Lamarque (Einaudi, 8,50… Ma esiste anche una versione rilegata da euro 14,50). E lo farò semplicemente, senza usare nessuna sovrastruttura.
Ho deciso di farlo, perché qualche giorno fa ho comprato una copia di questo libro che ho deciso di regalare a un’amica che certamente troverà ispirazione dalle parole della poetessa italiana, autrice di questa raccolta. Sarà stata l’atmosfera natalizia, con cristalli di ghiaccio sparsi in ogni dove (anche se qui ci sono ancora 23 gradi), sarà stata la recita di Natale di mia nipote che deve imparare una poesia a memoria… Non lo so dire, ma improvvisamente mi è tornato in mente questo libro che molti anni fa ho regalato alla mia mamma nella preziosa versione (i Pesci d’Argento Einaudi) illustrata da Alessandro Sanna: una scelta editoriale memorabile.
E anche se i temi di questi versi dicembrini, invernali (pensati per i ragazzi, ma adatti a tutti) sono la crudeltà del ghiaccio e l’innocenza della neve, la lettura di queste poesie (semplici, brevi e dirette) saprà sciogliervi il cuore. Ed è per questo che ripensare a questo libro è stata una vera e propria folgorazione, perché questa persona ha davvero bisogno di qualcuno che sappia parlare alla sua anima. Ed è proprio quello che fanno le poesie della Lamarque. I suoi versi parlano di sentimenti senza età: della solitudine, dell’abbandono, dell’assenza d’amore, ma senza l’altisonanza delle verbose e ricercate parole degli “antichi poeti”, anzi. Sono parole quotidiane che raccontano l’esistenza di ogni giorno di personaggi a volte reali, a volte fiabeschi. Perché la neve parla al mondo e nascondendone il nero, lo sporco e il peccato gli sussurra di diventare un luogo magico, incantato.
E anche se a volte il ghiaccio è tagliente come vetro e questa coltre può sembrare solo una menzogna… C’è chi nel silenzio ovattato della neve sente mormorii di speranza.
Mi ero sempre ripromessa di non banalizzare una raccolta di poesie dicendo semplicemente “bellissima”. Eppure è il primo aggettivo che mi balza in mente insieme a incantevole, magica, speciale. E l’elenco potrebbe continuare a lungo. Compratelo e regalatelo.
Io spero solo che il destinatario di questo regalo non capisca che questo post è dedicato proprio a lui. Almeno, non fino a quando avrà aperto il pacchetto.
Carla
(Poesie di ghiaccio di Vivian Lamarque, Pag. 93, euro 8,50)