Mi hanno regalato un libro che avevo sempre guardato con sospetto quando avevo la mia libreria. E nonostante l’avessi sempre guardato con sospetto non lo avevo mai aperto. Il perché non loro, ma tant’è…
Ad ogni modo, qualche giorno fa è stato il mio compleanno e un mio amico mi ha regalato un libro, dicendomi, non tanto per te… quanto piuttosto per tuo figlio, visto che sei una supermamma. Il libro in questione è Perché i primogeniti governano il mondo e gli ultimogeniti lo trasformano?
La prima domanda che mi è venuta da fare è stata “E i figli di mezzo dove li mettiamo?”. Perché sarà anche contento mio fratello maggiore (che in quanto primogenito governerà il mondo) e mia sorella minore (che, in quanto ultimogenita lo trasformerà)… Ma io che sto nel mezzo? Che ci sto a fare?
Il libro parte dal presupposto che l’ordine di nascita, in qualche modo, determini il carattere delle persone e anche il loro modo di affrontare la vita: un vero e proprio fattore fondamentale. Secondo quanto sostenuto dall’autore Michael Grose, i primogeniti sono più orientati al risultato e in generale più responsabili (ama sono anche più soggetti ad ansie e disturbi psicosomatici); gli ultimogeniti invece, sono i meno complicati e spesso anche i più affettuosi… mentre i figli di mezzo (ah, ecco, si parla anche della mia condizione) sono i più inclini a distaccarsi dalle regole famigliari.
Partendo da queste definizioni, il libro fornisce consigli matrimoniali (perché guardando l’ordine di nascita del futuro marito o della futura moglie può servire a trarre indicazioni utili per la gestione del futuro rapporto), strategie per rapportarsi con i fratelli (per esempio, per gestire la sindrome da detronizzazione del fratello maggiore), consigli per l’educazione dei figli (per esempio, l’autore spiega il perché non si debba mai paragonare un secondogenito al fratello maggiore… o meglio, e anche più in generale, i fratelli tra loro). E così via.
Insomma, secondo l’autore nello sviluppo del carattere, l’ordine di nascita ha un’influenza enorme che non va per nessuna ragione sottostimata. E questa teoria permetterebbe di capire meglio se stessi, ma anche i propri figli, i propri fratelli… permettendo, se necessario, di migliorare le relazioni all’interno della famiglia. A me sembra chiaro non l’orine di nascita in senso stretto, ma il ruolo che ogni bambino sente di avere all’interno del nucleo famigliare e quindi microcosmo che lo circonda abbiano delle caratteristiche che uniche che, inevitabilmente, ne influenzano il carattere.
Del resto, quante volte abbiamo esclamato frasi come “Ha tutti i difetti del figlio unico!”, “Si vede che è figlio di genitori che potrebbero essere i suoi nonni!”… E, quindi, la teoria sembra sensata. Anche se, qualche mia amica non ha potuto fare a meno di commentare che sembra di leggere un oroscopo prenatale.
Quindi, ça va sans dire, che devo approfondire l’argomento… e ho trovato: Ma tu chi sei? L’ordine in cui sei nato influenza il tuo carattere e le tue relazioni di Ronald Richardson (edito da Essere Felici), che osserva i dettagli della “posizione” all’interno della famiglia (primogenito, utlimogenito, mediano, fratello o sorella, gemello o gemella), mostrando diverse combinazioni di ordini di nascita e sesso per offrire una panoramica di qualità e difetti e un inquadramento della persona nei vari ruoli della vita – come partner, genitore, amico, collega… – e offrendo non solo consigli, ma anche importanti spunti di riflessione; e soprattutto, In ordine di nascita. Primogenito, ultimogenito o figlio unico? L’ordine in cui sei nato influenza il carattere e la personalità di Linda Blair (Edizioni Il Punto d’incontro) che contestualizza l’ordine di nascita come uno dei tasselli che compongono il complicato puzzle che siamo (l’educazione, l’essere cresciuti in un unico luogo o aver vissuto numerosi traslochi, avere genitori divorziati…) e mette in evidenza che i fondamenti del carattere vengono stabiliti durante l’infanzia, dal concepimento all’inizio della scuola. Certo anche le esperienze successive contano, ma in misura minore.
Il tutto per dimostrare l’unicità di ciascuno essere vivente (perché anche i gemelli identici sono individui unici). E dare risposta a domande come, perché alcuni hanno fiducia in loro stessi, mentre altri sono così insicuri? Perché alcuni sono più ambiziosi di altri?
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(Perché i primogeniti governano il mondo e gli ultimogeniti lo trasformano? di Michael Grose, Edizioni Red, pag. 141, euro 13,50)