Vi ho mai detto che mi interesso di prossemica? Credo di no… Ma il pallino ce l’ho ormai da un bel po’ di tempo, da quando all’università ho cominciato a studiare linguistica (e poi in geografia economica ho avuto la fortuna di studiare un interessante corso monografico sugli spazi delle relazioni). E la passione è stata poi alimentata da una serie tv che adoro: Lie to me, dove un esperto di prossemica mette questa scienza al servizio delle forze dell’ordine e della giustizia con risultati strabilianti. E gli ingegneri scimpanzé e le ginocchia che parlano? Che c’entrano? E’ perché oggi vi racconto di un libro che mi hanno regalato – Perché gli ingegneri si siedono come gli scimpanzé e le prof parlano con le ginocchia. I segreti del linguaggio del corpo per avere successo sul lavoro – che mette a disposizione i rudimenti di questa scienza per permettervi di applicarli nel mondo del lavoro e imparare a porgervi nel migliore dei modi, ma anche a leggere chi vi sta davanti. Insomma, gli autori, i coniugi Allan e Barbara Pease (massimi esperti mondiali di comunicazione e linguaggio del corpo, i cui libri sono stati tradotti in 50 lingue vendendo complessivamente oltre 27 milioni di copie nel mondo), ci forniscono gli strumenti per decodificare la comunicazione non verbale in un ambiente spinoso per interpretare gli atteggiamenti di chi si trova di fronte a noi (colleghi e superiori), ma anche come muoversi per indurre gli altri nelle reazioni che desideriamo ottenere
Tutti sappiamo che il linguaggio del corpo, spesso tradisce quello che in realtà il linguaggio verbale sta comunicando: la postura, il modo in cui gesticoliamo, fino ai micromovimenti – volontari e involontari – della muscolatura facciale. A tutti voi sarà capitato di sentirvi traditi da un rossore improvviso… Ecco, si tratta di qualcosa di simile solo che in questo caso – a differenza del rossore che parla inequivocabilmente a tutti – c’è bisogno di sapere interpretare questo linguaggio. Il rischio, però, è comunque quello du rivelare pensieri ed emozioni senza volerlo.
Almeno una volta vi sarà capitato di avere la sensazione di non essere stati al top, di non aver reso per come avreste potuto (a un colloquio, durante un incontro con clienti difficili, in riunione, durante una presentazione)… O di non aver fatto buona impressione. Dopo aver letto questo libro, avrete maggiori chance per dare il vostro meglio in ogni occasione: senza improvvisare, mostrandosi disinvolti, imparando a leggere i segnali consci e non che i nostri interlocutori ci inviano continuamente.
Dalla stretta di mano (che soprattutto con il nuovo capo deve evitare l’effetto “pesce morto” ma non deve anche essere una tenaglia), a come sedersi durante gli incontri di lavoro, passando per come muovere le gambe sotto la scrivania, ma anche come scegliere un posto che sia riconosciuto come “di potere” in un open space; questo per non parlare dell’abbigliamento (anche se l’abito non fa il monaco), della montatura degli occhiali, del modello di cellulare, dello “stato” della propria 24 ore… Nulla è casuale, tutto ha un significato (che è fondamentale conoscere e padroneggiare) e nulla deve essere lasciato al caso. Quindi c’è un modo giusto per vestirsi il giorno in cui si intende chiedere un aumento, diventa facile fiutare un flirt fra colleghi, e smascherare i colleghi che passano il tempo tra Facebook e telefonate private… Ma si può anche scoprire perché un raffreddore può essere un problema negli affari… E tante altre cose.
Tutto questo perché – solo a titolo d’esempio . nel mondo del lavoro, la prima impressione è l’equivalente di un colpo di fulmine: le ricerche dimostrano che – addirittura – i primi 15 secondi sono il momento cruciale, che i successivi 4 minuti la prima impressione è diventata definitiva e che l’impatto che si è ha è determinato fondamentalmente proprio dal linguaggio non verbale (stretta di mano, atteggiamento, linguaggio del corpo…): freddezza, calma, compostezza, pochi gesti ( i minimi indispensabili) danno l’impressione di una persona autorevole. Quindi, la capacità di decifrare il linguaggio del corpo è certamente una fra le credenziali migliori per una carriera di successo.
E ancora non ho detto nulla dello scimpanzé… E non dirò molto di più (anche perché un po’ lo avete intuito da soli)… Dirò solo che la reazione alla postura della Catapulta (tipica degli scimpanzé, degli avvocati, degli ingegneri, dei manager e dei commercialisti e prevaricatrice da parte di un uomo durante un colloquio) è diversa a seconda che l’interlocutore sia uomo o donna: se uomo, questi può reagire assumendo la stessa postura; se donna, questo non conviene, perché sarebbe addirittura controproducente: meglio alzarsi e costringere l’uomo a cambiare posizione.
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(Perché gli ingegneri si siedono come gli scimpanzé e le prof parlano con le ginocchia. I segreti del linguaggio del corpo per avere successo sul lavoro di Allan e Barbara Pease, Rizzoli, 174 pagine, euro 12)