Inauguriamo una nuova rubrica a tema, invitando tutti i catanesi a rintracciare in giro per la città una copia del magazine free press Universitinforma-My City Press sul quale – a partire da questo numero – le vostre Matte cureranno una rubrica tutta dedicata ai libri. E mentre vi lasciamo in sospeso (ma non temete: non appena la rivista sarà pubblicata, anche chi non vive a Catania troverà sul blog tutte le recensioni che prepareremo per il periodico!) vi solletichiamo con questo post.
E parliamo, dunque, di libri di cucina. Dopo le ricette in filastrocca di Maria Rosa, il primo libro di cucina a entrare nella mia biblioteca personale è stato (scusate il giochetto di parole) “Il mio primo libro di Cucina” di Edicart (oggi ripubblicato come “Il primo libro di cucina per bambini. Cucina facile per giovani cuochi” di Angela Wilkes), seguito a ruota da “Io in cucina. Le nuove ricette di Nonna Papera” edito da Disney. Mentre il primo “grande attrezzo” che ho desiderato e ricevuto in regalo per il mio ottavo Natale è stata la macchina per lo zucchero filato… Eheheh!
Non so dire come sia la mia cucina complessivamente, sebbene possa vantare alcune esibizioni memorabili con antipasti caldi e freddi, due primi, due secondi con contorno e dolce… Ma la mia biblioteca langue. Da qui la decisione di inaugurare questa rubrica a partire da ciò che – magari – potrebbe stuzzicare anche chi sia già dotato degli indispensabili per poter dire di essere padroni di una biblioteca a tema cibo e cucina, fosse anche solo per dare una sferzata al mio orgoglio da donna di casa…
Terzo titolo sullo scaffale (e per ora l’ultimo di cui vi raccontero, visto che – come avrete capito – i miei scaffali non sono esattamente ricolmi di titoli di genere) è “Passione Nutella. Grandi chef, premiati e mastri gelatai travolti da un’insolita avventura” di Clara Vada Padovani (Giunti editore) che contiene anche il Dizionario Nutella in libertà, curato da Giugi Padoavani. E la mia passione per la deliziosa crema caca-nocciole non è solo gastronomico-culinaria-godereccia, ma anche letteraria, dopo aver letto i racconti poliglotti “Nutella Nutellae” di Dario Cassini (edito da Comix pillole).
Comunque sia, i cinque capitoli che appartengono alla sezione Profumo di casa (a colazione, biscotti, con il tè, al cucchiaio, torte classiche) anticipano la grande sinfonia di voci della Nutella d’autore, dove 33 grandi chef interpretano la crema alla nocciola per antonomasia.
Ad ogni modo alcune preparazioni sono audaci. Da nouvelle cuisine. Come, per esempio, i tramezzini alla Nutella caramellati con gelatina di mandarino al pepe Szechuan e crema di yogurt con zafferano o la pizza con la goduriosa spalmabile, sale grosso, riccio di mare e olio alle clementine… O ancora, il toast farcito – indovinate di che cosa?, certo – con quello che sapete e il pomodoro; il risotto mantecato alla zucca e Nutella; il wafer di fegato grasso di anatra, l’immancabile e shot di Kir Royal e, infine, il medaglione di cervo con cuore della famosa crema e fegato grasso.
Ma non temete, tutte le altre sono molto più rassicuranti. Ingrediente fisso, ormai lo avrete capito è l’onnipresente, ma mai sufficiente Nutella in, su, per, tra fra…: bavarese, sciroppo di clementine e sfoglia di nocciole, banane caramellate, gelato su letto alla cannella e banane (questa volta) flambé, soufflé, albicocche gelatinate. Per concludere su differenti interpretazioni dell’unico, inimitabile, indimenticabile merenda della memoria: il pane e Nutella (e variante radical chic coi grissini).
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